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  • 22/06/2025 12:54

Serchio delle Muse, debutto con standing ovation: chiesa gremita a Castiglione


Tutti in piedi nella Chiesa di San Michele Arcangelo per applaudire gli artisti che ieri sera hanno inaugurato la stagione lirica 2025 del festival ideato dal Maestro Roni concedendo un bis dopo un programma ricco e generoso improntato soprattutto sul belcanto

22 giugno 2025

CASTIGLIONE DI GARFAGNANA – Meglio di così, non si poteva: doppia standing ovation e bis concesso sul finale, per una serata inaugurale che promette una stagione entusiasmante.

Il Serchio delle Muse ha dato il via ieri sera (sabato 21 giugno) all’edizione 2025 con uno straordinario concerto lirico nella Chiesa di San Michele Arcangelo a Castiglione di Garfagnana. Il debutto nel “Paese della Musica” ha coinciso con il solstizio d’estate, ma anche con un’altra fortunata ricorrenza: la Giornata internazionale della musica che, dal 1982, si celebra in tutto il mondo con l’obiettivo – che è anche quello perseguito, sin dalla sua nascita, dal festival ideato dal Maestro Luigi Roni – di rendere accessibile a tutti la nobile arte delle sette note.

Ad aprire l’evento il saluto del Presidente dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse”, Fosco Bertoli, che ha voluto ringraziare l’Amministrazione Comunale di Castiglione di Garfagnana e la Parrocchia per aver accolto anche quest’anno la ‘data zero’ della rassegna: “La nostra missione – ha detto il Presidente – è quella di continuare a divulgare l’alta musica sul territorio, portando artisti di fama internazionale nei nostri bellissimi borghi come da felice intuizione del suo inventore. Ringrazio sentitamente tutti coloro che lavorano al festival e che lo sostengono perché, senza il loro concreto supporto, tutto questo non sarebbe possibile”.

Sono quindi intervenuti il Consigliera Comunale Agnese Ugolini, il Parroco di Castiglione di Garfagnana Don Riccardo Micheli e il Consigliere dell’Associazione “Il Serchio delle Muse”, Matteo Marcalli, che ha ricordato il forte legame tra il festival e il borgo di Castiglione per poi passare in rassegna il programma di sala.

Poi la parola è passata alla musica. Chiara Ramello, giovane e talentuosa soprano vincitrice del concorso Mastromei, ha fatto il suo ingresso in scena con un elegante vestito rosso ed ha intonato, sulle sapienti note della pianista Debora Mori, un’aria dal “Don Pasquale” di Donizetti. Un’esecuzione vivace e briosa, per un’interpretazione dinamica del brano. Ed ecco il baritono Lorenzo Martinuzzi, anche lui alle prese con Donizetti (stavolta “L’elisir d’amore”), suscitare emozioni con la sua voce calda e potente, controllata con assoluta padronanza. Ultimo – ma non certo ultimo – protagonista di serata, il tenore Alessandro Fantoni (volto noto al pubblico del festival) che conquistato la gremita sala calandosi nella drammaturgia di “Romeo e Giulietta” (Zandonai) con pathos e sentimento.

Il primo duetto (soprano e baritono) lo si è visto su un’altra aria di Donizetti, sempre dal “Don Pasquale”, dove Ramello e Martinuzzi hanno dimostrato un affiatamento artistico sia nel canto che nella recitazione. Menzione speciale per la “Celeste Aida” di Verdi eseguita con virtuosismo dal tenore Fantoni. Nella parte centrale del concerto anche un brano ricercato dal “Poliuto” di Donizetti, due arie da Puccini (“La Bohème” e “Manon Lescault”, di quest’ultima un intermezzo solo piano) e ancora Donizetti (“L’elisir d’amore”).

L’ultima parte dedicata, invece, alla canzone napoletana classica. Dalla romantica “Non ti scordar di me” di De Curtis alla passionale “Tu ca nun chiagne” di De Curtis e Bovio, fino alla dolce e tenera “Non t’amo più” di Tosti. Sensuale, danzante, amoroso il duetto finale da Lèhar (“Tace il labbro” da “La Vedova Allegra”) con protagonisti Ramello e Fantoni. Il pubblico si è alzato per applaudirli. Il bis? Una corale (tre voci e pianoforte) romanza di Stanislao Gastaldon: “Musica Proibita”. Altri scroscianti applausi, ancora tutti in piedi.

Alla fine gli artisti sono stati omaggiati dalla Consigliera Comunale Ugolini con un omaggio floreale e alcuni libri. Una serata che resta nel cuore di chi l’ha vissuta.

Si ricorda che il festival “Il Serchio delle Muse” è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, dalle aziende e dai media partners e dalle Istituzioni: i 14 Comuni della Valle coinvolti, l’Unione dei Comuni della Garfagnana, l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio, l’Unione dei Comuni del Frignano, il Comune di Pievepelago, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Modena, e la Regione Toscana e la Provincia di Lucca.

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