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  • 15/09/2022 22:14

Italia Sovrana e Popolare: “Fuori da Europa e Nato. Draghi? Mediocre burocrate”

Elezioni, Italia Sovrana e Popolare: “Fuori da Europa e Nato. Draghi? Mediocre burocrate” Isp mette insieme una quindicina di sigle, Rizzo: “Sanzioni alla Russia? Distruggono la nostra economia”. Catello: “Chi ha di più paghi di più, tornare a 32 aliquote Irpef” Uscita dall'euro, dall'Unione europea e dalla Nato, no all'obbligo vaccinale e al green pass, stop all'invio di armi all'Ucraina e alle sanzioni alla Russia, investimenti massicci nella scuola pubblica, lotta serrata a mafia e corruzione e fine del segreto di Stato sulle stagioni delle stragi. Sono alcuni dei punti al centro del programma di Italia Sovrana e Popolare, lista che mette assieme una quindicina di sigle (a partire da Partito Comunista di Marco Rizzo, Riconquistare l'Italia, Ancora Italia e Azione Civica dell'ex magistrato Antonio Ingroia) e che ha presentato i candidati alle elezioni nei collegi toscani oggi pomeriggio a Firenze, in piazza Santa Maria Novella. “Le sanzioni non hanno distrutto la Russia, ma hanno finito per completare un processo di deindustrializzazione che Draghi aveva iniziato negli anni '90, quando da direttore generale del tesoro apparecchiò la grande svendita dei beni pubblici italiani, finiti nelle mani di potentati sovranazionali”, attacca Francesco Toscano, candidato al collegio plurinominale della Camera che comprende Firenze. Draghi che, dice Toscano “è un mediocre burocrate trasformato dalla stampa in un grande statista”. Al centro del discorso di Isp c'è l'idea che “questo modello di globalizzazione ha fallito. Lo testimoniano l'aumento delle diseguaglianze e dei poveri. Dobbiamo crearne un altro”. Anche Rizzo, candidato in Toscana alla Camera, insiste sulla necessità di togliere le sanzioni alla Russia, che “stanno distruggendo l'economia del nostro Paese. Poi certo, dobbiamo lavorare per la pace con la diplomazia”. Quanto all'ambiente, attacca ancora Rizzo, “ora ci parlano di centrali a carbone e rigassificatori. Ci prendono in giro? Greta se la sono già dimenticati?”. Salvatore Catello, già candidato per il Pc alle scorse regionali, è capolista al collegio plurinominale del Senato. “Il lavoro è al centro del nostro programma - spiega -. Vogliamo abolire il Jobs Act e tutte le forme di lavoro precario. L'obiettivo è la piena occupazione, così che il reddito di cittadinanza non debba nemmeno servire. Poi certamente un sostegno va mantenuto per le persone fragili o che non possono lavorare”. “Le coperture finanziare - prosegue il candidato -, si possono trovare. Basta pensare che l'Italia spende 30 miliardi di euro l'anno per missioni militari all'estero e per stare nella Nato”. Sul versante economico, Isp è schierata per il "ritorno alla sovranità monetaria" e per, tra le altre cose, una forte redistribuzione della ricchezza, da attuare “con una progressività fiscale molto maggiore - propone ancora Catello -. Dobbiamo tornare a 32 aliquote Irpef, come accadeva negli anni '70, in modo che chi ha meno paghi meno, chi non ha niente paghi niente e chi ha di più paghi di più. Così deve essere sempre”.

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