"Lo sport avventuroso: memorie e meditazioni di un pioniere delle discipline del coraggio"(Passaggio Al Bosco). Il singolare testo scritto da Massimo Raffanti
Molto interesse per la p ...
Molto interesse per la presentazione del libro
"Lo sport avventuroso: memorie e meditazioni di un pioniere delle discipline del coraggio"(Passaggio Al Bosco).
Il
singolare testo scritto da Massimo Raffanti, giornalista e scrittore
lucchese, è stato sere fa illustrato al Museo di Villa Webb in Bagni di
Lucca, alla presenza di Silvano Salotti, responsabile per lo Sport del
Comune, di Virgilio Contrucci e dei massimi esponenti della locale
"Vicaria Val di Lima."
La serata,
a cui ha partecipato un attento pubblico,è stata introdotta da Liano
Picchi, noto ambientalista lucchese e vecchio compagno di paracadutismo e
di kayak dell'autore.
Il tema,
accompagnato da una spettacolare proiezione fotografica sulle varie
discipline, ha anche trattato della bellezza naturalistica del locale
fiume Lima, rivelando come fra l'altro, due locali atleti, abbiano
recentemente partecipato ai Campionati del mondo di Rafting.
Raffanti
ha poi narrato dei tanti adrenalinici momenti vissuti in questi
sports, affrontati attorno agli anni '80 e di come, per praticarli, sia
necessario dotarsi di una preparazione fisica, tecnica ed interiore non
indifferenti.
"Abbandonare una
vita materiale per intraprenderne una completamente anarchica,
all’insegna dell’avventura, della natura e della libertà, è un sogno
tanto comune e diffuso quanto frustrato dalle leggi della nostra
società, la quale più che di ribelli necessita di soldati vocati alla
servitù."
Durante la lettura del
volume, che reca un'interessante prefazione di Matteo Colnago si spiega
poi come l'autore, dopo una carriera di lungo corso nel giornalismo,
abbia praticato l'aviolancio sportivo e alpinismo, dopo aver introdotto
in Italia pratiche quali il volo in parapendio e la discesa fluviale in
kayak:fino alla sua grande passione del volo in mongolfiera. Disciplina
da lui introdotta nel 1984 in Lucchesia, ideando fra l'altro nel 2005
il Festival dell' Aria di Capannori .
Raffanti,
primo impegnato a divulgare la storia di Vincenzo Lunardi, leggendario
precursore settecentesco dell’aerostatica mondiale e come lui originario
di Lucca – ha fatto confluire nel libro numerosi tasselli di un puzzle
ben più grande che è la sua vita.
Tutto
cio' con un elemento in comune - rileva Alberto Scuderi
(CulturaIdentità) in una recensione- "l’esigenza di un confronto con la
grande natura, spinti dal sottile piacere d’ammirare nuove prospettive
del mondo, nella più grande dimensione d’orizzonte possibile."
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