Il Ponte ....
Monumento che intitolerann ...
A nostro modo di vedere, è tempo che l’Amministrazione comunale e il sindaco in primis intervengano per porre rimedio alla mole mastodontica di inesattezze e falsità che in questi giorni sono state dette dal Partito democratico lucchese e dal movimento politico che fa capo alla Consigliera Vietina.
Il primo ha infatti sostenuto che solo l’entrata in Gaia può scongiurare la cessione dell’acqua lucchese alla multiutility Fiorentina, mentre la seconda ha sostenuto che sarebbe possibile per il Comune, in caso di proroga di Geal, acquistare le quote del socio privato, così da rendere la società dell’acqua lucchese totalmente pubblica.
Due enormi falsità.
Per quanto riguarda la prima affermazione, evidentemente il Partito democratico non conosce (o finge di non conoscere) la legge: l’art. 18 della legge regionale n. 69/2011 (approvata proprio dal Pd) prevede infatti che, alla scadenza delle concessioni idriche in essere (tipo quella di Gaia) tutte le gestioni idriche confluiscano in una sola, unica società regionale, la multiutility appunto.
Esiste solo un modo per sfuggire a questo accentramento determinato proprio dalla legge voluta dal Pd: ed è accedere alla salvaguardia riconosciuta dall’art. 147 d. Lgs. n. 152/2006 per i gestori idrici obiettivamente virtuosi, quale Lucca è, come accertato dalla
Perizia dello studio geologico Caniparoli del 2024.
Questo sta facendo il Comune di Lucca, e questo deve volere ogni forza politica che abbia a cuore il futuro dell’acqua lucchese.
Per quanto attiene alla boutade della Consigliera Vietina (perché di questo si tratta) evidentemente questa non ha compreso che la proroga che potrebbe venire accordata a Geal è una mera proroga tecnica, funzionale a garantire la preservazione di Geal in attesa di capire, una volta terminati i processi, quale sarà il futuro dell’acqua lucchese.
Solo in quel momento sarà possibile per il Comune di Lucca, in caso di vittoria, procedere alla costituzione di una nuova società comunale tutta pubblica e tutta lucchese cui affidare una nuova concessione trentennale per la gestione dell’acqua lucchese. È tale impegno è già stato assunto dal Consiglio comunale di Lucca con delibera del 1.04.2025, e ci stupisce che Vietina ne ignori evidentemente l’esistenza. Insomma, finora tante inesattezze e una sola certezza: la soluzione migliore per il futuro dell’acqua lucchese è la salvaguardia.
Gruppo salviamo la nostra acqua
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