Fabio Barsanti : articolo sulla Lucchese
Questa mattina apro Il Tir ...

Veramente poetico, ma la sequoia è una specie esotica, giustamente coltivata nell'Orto Botanico, che è un istituto scientifico, ma che non è detto sia adatta come alberatura urbana a Lucca. Semmai vedrei bene le sequoie nei rimboschimenti, visto che crescono molto bene e velocemente in Lucchesia; però diventano altissime e sono soggette a schianti. Comunque l'albero vivrà, come vive quella di Villa Grabau a San Pancrazio, che si schiantò qualche decennio fa. Quanto agli alberi delle Mura, quelle sono piante che soffrono, perché vivono su un terrapieno fatto con terreno di riporto e subiscono la siccità. Tambellini è stato un sindaco poco brillante, ma per l'Orto Botanico ha fatto di meglio rispetto ai sindaci precedenti.
anonimo - 31/08/2025 02:55
Esistono alberi & alberi, situazioni & situazioni.
Esistono alberi in condizioni pericolose, e dopo (non prima) che gli è venuto in testa quando ci passerà di sotto uno di quelli...allora dopo vediamo quello che scrive.
Suppongo che quella sequoia è albero monumentale, datato metà ottocento, protetto dalla Legge, come lo è il Cedro del Libano, targato sembra di ricordare anno 1822. Protetti dalla Legge, anche con i loro problemini derivanti da dove stanno.
Il cedro del Libano è albero di montagna, in natura con radici profonde anche decine di metri, che non amano particolarmente stare in ammollo, anzi, aborrono gli acquitrini lucchesi, e lì dove sta ha l'acqua a un metro e mezzo.
La sequoia sospetto sia tarabaralla, anche quella di montagna.
Vicino a casa avevo un pino domestico, quello ha di suo radici superficiali, ma durante una bufera si schiantò un grosso ramo il cui interno purtroppo denunciò lo stato del legno, forse perchè quì a causa del clima mite quegli alberi crescono troppo velocemente, il legno non è certo compatto come può essere quello di pini in clima più rigido, in fatti per i mobili usano non a caso 'pino di Svezia'. Dovetti tagliare quel pino vicino casa perchè 'legnaccio' molto scadente, e non abito 'isolato'.
Il Cedro e la Sequoia che ha ceduto, forse proprio per la qualità del suo legno "lucchese", sono 'monumentali' e 'controllati' pressochè quotidianamente, mentre gli altri non monumentali, sarebbe già tanto se li controllassero annualmente.
Tanti di quelli sono vuoti, il legno nel centro degli alberi vecchi se c'è è legno morto, e se c'è ed è integro non malato non credo lo taglino.
Per vedere se dentro sono vuoti o malati, di sicuro da fuori non lo vede, deve fare dei sondaggi con strumenti che sicuramente non trova in farmacia.
e qui capisci quanto era utile l'atteggiamento di Tambellini: ma quale sconcerto, ma quale dolore per gli alberi pluricentenari abbattuti? Motosega! Buttare giù tutto! Tagliare, tagliare! Basta con questa debolezza da femminucce: platani bicentenari? Tagliare! Cedri del Libano? Tagliare! Buttare giù tutto! Allegria! Buonumore! A proposito, Ve la ricordate la barzelletta del tiglio storico della stazione che andava abbattuto perché era malato? E le transenne tutto intorno? Ve la ricordate?
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