• 0 commenti
  • 20/10/2025 10:33

A San Romano nasce un percorso culturale e sostenibile per valorizzare la fagiola garfagnina


È stato inaugurato sabato “Fagiolaie sul Serchio”, il progetto realizzato con il contributo della Regione Toscana, promosso dal Comune di San Romano in Garfagnana e dalla Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità della Garfagnana e organizzato in collaborazione con la Cooperativa di Comunità “La Fortezza”. Alla tavola rotonda ha partecipato anche la sezione locale della Banca Regionale del Germoplasma situata nel Centro di valorizzazione della biodiversità vegetale dell’Unione Comuni Garfagnana


GARFAGNANA – Un progetto che nasce con l’intento di valorizzare un prodotto tradizionale della nostra terra, purtroppo a rischio di erosione genetica.

È stato inaugurato sabato (18 ottobre), presso il co-housing all’entrata di Piazza della Chiesa a San Romano in Garfagnana, il percorso culturale e sostenibile “Fagiolaie sul Serchio”. Un'iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana,, promossa dal Comune di San Romano in Garfagnana e dalla Comunità del Cibo e dell'Agrobiodiversità della Garfagnana con l'attuazione progettuale da parte della Cooperativa di Comunità “La Fortezza”.

La fagiola garfagnina, iscritta tra i P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) della Regione Toscana, è oggi conservata presso la Banca Regionale del Germoplasma, situata nel Centro di valorizzazione della biodiversità vegetale – ex vivaio “La Piana” - di Camporgiano acquisito e gestito dell'Unione dei Comuni della Garfagnana, che collabora con i coltivatori custodi i quali si impegnano nella coltivazione e nella riproduzione delle varietà tradizionali, assicurando la trasmissione delle conoscenze agronomiche e culturali legate a questo prodotto tradizionale garfagnino.

Al taglio del nastro, alla presenza del Consigliere Regionale Mario Puppa, è seguita una tavola rotonda, moderata da Francesco Pezzini, che ha visto intervenire la Responsabile Scientifica della sezione locale della Banca Regionale del Germoplasma Pamela Daddoveri, la Presidente Franca Bernardi e Lucia Giovannetti della Comunità del Cibo e della Biodiversità della Garfagnana, il Coordinatore didattico dell’Istituto Tecnico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria dell’I.S.I. Garfagnana Prof. Stefano Grassi, Michele Biagioni, operaio dell’Unione Comuni Garfagnana e capo squadra del vivaio, e i coltivatori custodi Elisabetta Pieri e Roberto da Costa. Durante l’incontro è stato fatto un excursus tra passato, presente e futuro della fagiola garfagnina con al termine il racconto di alcune fole legate a questo prodotto tradizionale a cura di Andrea Campoli.

L'obiettivo dell'iniziativa – ha dichiarato il Sindaco del Comune di San Romano in Garfagnana e Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani - è quello di far immergere i visitatori e le visitatrici in un pezzetto di vita del passato in Garfagnana, in particolare nelle antiche fagiolaie. Questi luoghi, oggi scomparsi, non erano solo terreni sui quali si coltivava: diventavano parte integrante della vita sociale del tempo. Ecco perché si è voluto dare spazio alla fagiola garfagnina, alla sua storia, al suo utilizzo e al valore simbolico che rappresentava per le persone. Oggi questo prodotto viene conservato nella Banca Regionale del Germoplasma presso il Centro di valorizzazione della biodiversità vegetale dell’Unione Comuni Garfagnana, una ‘banca attiva’ fortemente legata al suo territorio e alla comunità locale, che da tempo promuove ed opera direttamente la ricerca delle varietà, stimola e supporta studi e ricerche scientifiche, coinvolge operatori e popolazione locale, per stimolare la diffusione delle conoscenze e favorire la ridiffusione sia delle colture che dei valori dell’identità locale”.

Gli altri post della sezione