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  • 03/06/2022 19:26

PROGETTO CIRCONVALLAZIONE

Un progetto che nasce da lontano, correva l’anno 2002 quando mio figlio fu investito sulla circonvallazione e divenne, insieme ad un suo amico, una delle tante, troppe vittime della strada.

Da allora inizia a pensare come migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico sulla circonvallazione. Per prima cosa chiesi, raccogliendo oltre seimila firma, un semaforo sull’attraversamento pedonale, e presentai all’Amministrazione dell’epoca, alla fine del 2002, un idea progettuale che prevedeva la realizzazione di rotatorie, sottopassi pedonali e attraversamenti pedonali protetti.

Visto che da cittadino non riuscivo a smuovere più di tanto l’Amministrazione dell’epoca, decisi di metterci la faccia entrando in Consiglio Comunale, prima all’opposizione poi in maggioranza, infine dopo i veti incrociati nei miei confronti diventai nel secondo mandato, dopo due anni, assessore, direi assessore scomodo, visto come è andata a finire e visto che erano due anni che rischiavo il posto.

Da assessore ho portato avanti quell’idea avuta dodici anni prima. Il punto di partenza fu l’illuminazione degli attraversamenti pedonali sulla circonvallazione e la realizzazione della rotatoria di Porta Elisa, contestatissima durante la costruzione, poi venne la rotatoria all’innesto con via dei Macelli (cosiddetta al Celide) e quindi quella di Porta S. Anna col sottopasso. Quest’ultima rotatoria ha migliorato anche la fluidità nello snodo della rotatoria all’innesto di viale Europa, oltreché quello davanti alla porta. Inoltre l’apertura di viale Luporini ha migliorato la fluidificazione del traffico in tutta la zona. Nel frattempo feci fare la progettazione della rotatoria di Porta S. Iacopo (realizzata dal mio successore) e del sottopasso alla stazione (per partecipare ai bandi che uscivano tutti gli anni per la mobilità lenta e la sicurezza stradale – ora le risorse sono arrivate), al fine di eliminare altri due punti critici nella circonvallazione. Infine per completare il progetto circonvallazione mancano due rotatorie, quella a Porta S. Donato (ho chiesto prima del siluramento di inserirla nel Piano Operativo ed è stato fatto) che potrà essere realizzata solo quando sarà spostato il distributore essendo la concessione decaduta, a meno che il mio successore insieme agli Assessori al traffico e alle attività produttive non abbiano rinnovato tale concessione, perdendo una grande occasione, e quella di via Gramsci che dovrebbe essere prevista nel progetto stadio. Solo allora la fluidificazione della circonvallazione si potrà dire finita salvo piccole modifiche per migliorare la sicurezza quali ad esempio un semaforo a chiamata nell’attraversamento davanti al supermercato posto in viale Carlo del Prete ed eliminando l’attraversamento rialzato non consono ad una strada non di categoria “F”.

Sul progetto complessivo della circonvallazione ho ricevuto tante critiche, ma la spinta che mi arrivava da lassù mi ha permesso, malgrado il poco sostegno ricevuto, di andare avanti ed ottenere una maggior fluidità del traffico, quindi minor inquinamento acustico e ambientale e maggior sicurezza (i punti di conflitto sono ridotti del 75%) a vantaggio di tutti i cittadini.


F.to Celestino Marchini capolista di “insieme BUONRIPOSI & Impegno Civico per Lucca MARCHINI – CECCHINI SINDACO

I commenti

Caro Marchini, l'opera fatta in piazzale Boccherini è incompleta. Infatti avete fatto un solo sottopasso sul lato di S. Anna, ma la Porta Vittorio Emanuele II (detta S. Anna) è utilizzata anche dagli abitanti di San Donato e San Concordio. Da quali posti arrivano questi cittadini diretti verso il centro? Da via Pascoli, via Sercambi e tutte le traverse, compresa via per Corte Capanni e via San Donato, da via delle Tagliate, via Valgimigli, da tutta via Bandettini a Ovest di viale Europa. Dalla stessa via Luporini nel tratto più vicino alle Mura; infatti nessuno si mette ad attraversare viale Catalani per poi ritornare verso S. Anna per imboccare il sottopasso. Si tratta di una zona popolosa che converge su un attraversamento pedonale a raso che è pericoloso e dove, prima o poi, potrebbe succedere qualcosa (speriamo mai). Quindi serve un sottopasso, magari piccolino e stretto, anche tra via Pascoli e le Mura.

Anonimo - 04/06/2022 00:59

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