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  • 02/02/2023 12:53

Allerta lupo, “Rischi per tutti, serve strategia unitaria”

Allerta lupo, Confagricoltura Toscana: “Rischi per tutti, serve strategia unitaria”

Il presidente Marco Neri: “Serve investire nell'agricoltura, soprattutto nei luoghi svantaggiati. E un piano sicurezza per la Toscana”


L'allerta lupo è scattata in tutta la Toscana. In particolare nell'Aretino, dove è previsto un vertice in prefettura, dopo i numerosi avvistamenti e gli attacchi al bestiame degli ultimi giorni. Lo sosteniamo da tempo: serve un intervento immediato anche da parte del governo regionale e una strategia unitaria”. 

 

A dirlo è il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri a proposito dell'allarme lupi.

Bisogna investire nell'agricoltura, nello specifico nei territori svantaggiati - ha aggiunto -. E serve un piano che riguardi la sicurezza degli agricoltori e dei raccolti.

Dai cinghiali ai lupi, in Toscana i problemi sono diversi. Non si può aspettare, bisogna intervenire”.

I commenti

Ciao JD, sono il Chiacchierone!!!

Ho scritto io il commento sulla moderazione. E guarda io adoro i lupi e odio la gente che crede di civilizzare il mondo disboscando. Però la mia fidanzata vive a Camaiore (e bada se lo chiedi a lei i lupi potrebbero mangiarseli tutti, gli umani) e mi racconta che stanno diventando audaci, alcune persone li hanno visti davvero tanto vicini alle abitazioni, la cosa può diventare problematica.

Non saprei.

anonimo - 04/02/2023 18:44

Sono abbastanza d'accordo, ciò che scrivi, si confà al sacrosanto principio per cui "la virtù sta nel mezzo" (o qualcosa del genere).
Però mi rifiuto (per esempio) di credere che in questo momento storico "il lupo" sia un problema prioritario di questo paese, -anche- riguardo all'agricoltura.
Confesso altresì che sono io ad aver commentato come "Sal Vini".
Mi pareva troppo bella l'occasione.
D'altronde siamo in pieno periodo del famosissimo Carnevale Lucchese, e ogni scherzo vale. Cheers.
P.S.: I lupi inseguono i caprioli da almeno 10.000 anni (a testimonianza degli umani).
Un mio carissimo amico che, per motivi suoi, ha deciso di andare a vivere con la famiglia in un luogo boschivo sopra Borgo a Mozzano, che potremmo tranquillamente definire "in culo al mondo", ha comprato 4 galline. Le volpi pobabilmente (le volpi sono un problema) glie le hanno fottute. Lui ha costruito un recinto e ci ha messo altre 4 galline. Poi vedremo, per comprare la doppietta c'è tempo.

JD - 04/02/2023 13:53

Provo disgusto verso la caccia per trofeo, nonché per l'idea medieovale che l'unico modo di gestire una cosa sia ucciderla, e mi fa solo di poco meno schifo il parlare di uccidere essere viventi, non importa perché, se viene fatto con leggerezza.

MA

occorre anche il realismo. I lupi sono diventati un problema. Ne ho visto uno che inseguiva un capriolo in mezzo alla strada sulla Via per Camaiore. E' stato BELLISSIMO ma mi ha anche costretto a prendermi la responsabilità di pensare a cosa potrebbe fare se entra in un giardino.

Chi ha animali per allevamento non lo fa per hobby, ci vive: e ogni morte è un danno paragonabile alla CassaIntegrazione. Né dobbiamo auto-ridicolizzare i sentimenti che proviamo verso i nostri animali da compagnia, preda perfetta per un branco di lupi.

Se non si può narcotizzare&rilocare (da sempre la strategia che propongo riguardo ad OGNI cosa), allora occorre, non con spregiosa spiccezza ma comunque occorre, ridisegnare i confini, diminuire i numeri.

Io sono assolutamente animalista come psicologia, ma anche gli umani sono animali e serve loro un habitat.

anonimo - 04/02/2023 12:59

"La cura del piombo", sono d'accordo.
Per esempio, il contadino e il montanaro devono avere il DIRITTO di sparacchiare ai cacciatori, che entrano nelle loro proprietà private con l'avallo della legge. Se la vedano fra loro e vinca il migliore.
Intanto il lupetto, acquattato tra le frasche, si gode lo spettacolo dell'OK Corral.

Sal Vini - 04/02/2023 08:31

I lupi oggi, in Italia, sono in numero talmente alto da non giustificare più in alcun modo lo status di specie iper protetta. Si tratta, molto semplicemente, di contenere la popolazione lupina con piani di abbattimento seri e ben eseguiti. Si tratta poi di mettere gli allevatori e chi deve andare nel bosco per lavoro o per altri motivi in condizione di difendersi in caso di bisogno. Tutto il resto sono fole animaliste.

Anonimo - 03/02/2023 01:31

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