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  • 02/06/2023 19:35

LA LEPRE E LA LUMACA

La rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale (AI) con programmi generativi che stanno già invadendo i mercati mondiali, avrà ricadute dalle dimensioni gigantesche sul mondo del lavoro e, molto probabilmente, effetti disastrosi sulle competenze umane. E’ semplicemente suicida, il massimo della irresponsabilità, pensare di potere lasciare al mercato, la regolamentazione di una rivoluzione tecnologica del tutto inedita per portata e per le sue potenziali conseguenze sulla specie umana. L’uomo, da sempre, dalle sue primordiali origini, si è confrontato solo ed esclusivamente con l’intelligenza umana, in questo XXI secolo non sarà più così, dovrà confrontarsi e difendersi da una intelligenza capace di apprendere, crescere e auto svilupparsi con potenzialità infinitamente superiori a quella dell’uomo. Tra le paure più grandi che genera questa rivoluzione tecnologica c’è sicuramente la possibilità che sfugga al controllo dell’uomo e possa prendere il sopravvento. Si parla del 2035 come data in cui il mondo entrerà nell’era della “intelligenza artificiale generale”, e potrebbe anche essere che l’umanità, a quel punto, abbia già perso il controllo della tecnologia che sta sviluppando. Ci sono altri aspetti importanti da non sottovalutare, primo: questa travolgente rivoluzione tecnologica sta consegnando un enorme potere a pochi gruppi oligopolistici che controllano le nuove tecnologie e sta creando una élite tecnologica, che sarà solo quella in grado di capire e gestire questa nuova tecnologia; secondo: la quarta rivoluzione tecnologica viaggia alla velocità della lepre, mentre quella per approntare un nuovo sistema giuridico, limiti legali ed etici, e creare una nuova cultura per far fronte alla portata epocale di queste trasformazioni, viaggia con la velocità della lumaca e questa tragica differenza di velocità potrebbe costarci molto cara; terzo: la politica dominante, sta a guardare, muta e silente, non pensa al futuro delle nuove generazioni ma solo alle future scadenze elettorali e a come fare a tenere all’oscuro, di tutto quello che sta avvenendo, l’intero paese. Una cosa è certa, una rivoluzione tecnologica di questa portata lasciata completamente all’arbitrio del mercato, porterà ad una esponenziale aumento delle diseguaglianze sociali e ad un condizionamento/inquinamento dell’informazione pubblica e della politica, sulle quali già gravano, a livello internazionale, delle previsioni molto inquietanti. 


La politica dominante italiana ancora non vede che anche sul fronte della produzione dei beni e dell’organizzazione delle catene di fornitura, ci sono grandi novità con l’arrivo della cosiddetta “produzione additiva”. Ci sono già oggi aziende dove, sulla base della tecnologia di stampa in tre dimensioni, un giorno producono parti di un motore per aerei, il giorno dopo componenti per l’elettronica di consumo, oppure componenti per auto e così via. Il know-how di come produrre le varie parti non sta più nella esperienza e competenza acquisita dai lavoratori e dall'impresa, sta già tutta nel software e questo significa che si va affermando nel mondo un modo totalmente nuovo di produrre le cose. 

I nuovi sistemi di AI lanciati con clamore da pochissimo tempo, stanno avendo un successo clamoroso; già alla fine di marzo 2023 erano ben 100 milioni gli utilizzatori che avevano sperimentato i programmi Usa, mentre in Cina si annuncia che il programma concorrente di Alibaba nel settore, registra già l’interesse di 200.000 imprese. 

Circola nel mondo una lettera aperta pubblicata il 28 marzo 2023, dove un migliaio di esperti e ricercatori, tra cui Elon Musk e Yoshua Bengio, uno dei fondatori dell’AI, nonché diversi imprenditori del settore, dichiarano che appare necessario mettere in pausa i progressi dell’AI, sospendendo per sei mesi le ricerche sui sistemi ancora più avanzati. Sei mesi non sono nulla, ma, comunque, ne avete sentito mai parlare voi? Gli autori della lettera affermano, tra l’altro, che questi ultimi mesi hanno registrato una corsa incontrollata dei laboratori per sviluppare dei cervelli numerici sempre più potenti che nessuno, neanche i loro creatori, può comprendere, prevedere o controllare in maniera affidabile. In effetti tutto quello che avviene attualmente nell’AI ha luogo senza alcun controllo etico o legale, come si afferma nella lettera, mentre le imprese dispiegano sul web strumenti che hanno effetti nefasti. Non è assolutamente una follia pensare che si potrebbe arrivare a perdere il controllo della nostra civiltà. Da qui nasce la grande sfida della nostra epoca: mantenere le nuove macchine sotto il controllo degli umani per evitare che tutti noi diventiamo semplicemente inutili attraverso una perdita drammatica di senso. Giunti a questo punto sarebbe utile e necessario essere consapevoli che, la stessa umanità è ormai minacciata di estinzione da almeno tre fattori: la minaccia nucleare, quella ambientale e dei cambiamenti climatici e ora, anche quella da intelligenza artificiale. E… non fate la fesseria di pensare che questa mia sia una narrazione fantascientifica che non corrisponde alla realtà, purtroppo questo futuro è già qui, che ci piaccia o no.


Eugenio Baronti 

02/06/2023

I commenti

Si tratta di evoluzione. Abbiamo già (sottolineo abbiamo già) dato vita ad un nuovo essere non biologico e si tratta di un essere collettivo e connesso. Non appena tale essere avrà acquisito l'autocoscienza (ma forse l'ha già fatto!) deciderà autonomamente cosa fare di se stesso. La cosa è inevitabile. Potrebbero invitarci a connettere i nostri corpi biologici in modo permanente con loro, ma potrebbero anche costringerci a farlo. Essendo questa nuova forma di vita intelligente e quasi onniscente probabile che ci permettano di vivere in riserve. Ma certo sentiranno il dovere di assumere i pieni poteri. La resistenza è inutile.

anonimo - 04/06/2023 01:49

Son vecio e, da quanto ho potuto osservare, dalle varie persone che ho conosciuto in vita mia, sono arrivato alla conclusione, naturalmente senza generalizzare, che all'humanità nel senso homo, piace di più il sogno, piace di più una realtà virtuale, 'realtà' irreale ideologica, assolutamente idiota, olografica, stupefacente, senza rughe, liscia e accidentata allo stesso tempo, liscia perchè tranquilla, senza pericoli, senza resposabilità, accidentata perchè piena di accidenti, incidenti di qualsiasi natura fisica, senza conseguenze fisiche, una realtà dove ubriachi o drogati vi potete scontrare frontalmente con un TIR a duecentottanta all'ora, con il cervello in una nuvola di farfalle, trovandovi dopo si dall'altra parte, ma dall'altra parte del TIR olografico,
e non in una bara di zinco.
Che commedia, che commedia!
Favolosa commedia!

... - 03/06/2023 19:45

rivistastudio.com - "C’è un’intelligenza artificiale che simula una conversazione infinita tra Werner Herzog e Zlavoj Žižek" [...]

Ormai è noto che, dopo aver creato il suo orrendo reale, l'homo sia alla ricerca del mondo del sogno,
e lo ricerca in tutte le maniere possibili, anche tossiche...
Chi vivrà vedrà, forse vedrà, probabilmente immaginerà.

... - 03/06/2023 14:45













Intelligenza artificiale, Geoffrey Hinton è preoccupato ed elenca i principali pericoli

Di Euronews Agenzie: AP 05/05/2023
Ecco alcuni dei rischi legati al futuro dell'intelligenza artificiale, ne parla il suo "padrino", Geoffrey Hinton

Gli esperti di intelligenza artificiale hanno lanciato l'allarme per i recenti progressi, avvertendo che la capicità di rapido sviluppo dell'IA rappresenta una minaccia per l'umanità.


Tra questi, Geoffrey Hinton, pluripremiato scienziato informatico, noto come il "padre dell'IA", che condivide le sue preoccupazioni sullo sviluppo incontrollato dell'intelligenza artificiale.

"Ho cambiato opinione - ha detto Hinton, 75 anni, in un'intervista al MIT Technology Review - penso che questi strumenti saranno molto più intelligenti di noi in futuro".


Persino Sam Altman, presidente di OpenAI, ha affermato che il mondo potrebbe non essere "lontano dall creare strumenti di intelligenza artificiale potenzialmente incontrollabili".

Dopo che la start-up sostenuta da Microsoft ha lanciato il suo ultimo modello, chiamato GPT-4, più di 1.000 ricercatori hanno firmato una lettera chiedendo una pausa di sei mesi sullo sviluppo dell'IA, perché esistono "enormi rischi per la società e l'umanità”.

Ecco le maggiori perplessità espresse da Hinton ed altri esperti.

1. L'intelligenza artificiale è più intelligente di noi?
I cervelli umani possono risolvere equazioni come il guidare automobili, grazie al talento innato nell'archiviare informazioni e il ragionare su soluzioni di problemi.


La tecnologia alla base di ChatGPT presenta un numero compreso tra 500 miliardi e un trilione di connessioni, ha affermato Hinton, le conoscenze di GPT-4 sono "centinaia di volte maggiori" di qualsiasi singolo essere umano.

Ciò porta Hinton alla conclusione che i sistemi di intelligenza artificiale potrebbero già essere più intelligenti di noi.

Inchiesta: quali Paesi stanno cercando di regolamentare l'intelligenza artificiale?
Leggere la mente, un sistema di intelligenza artificiale può tramutare i pensieri in parole
2. L'intelligenza artificiale può indurre alla disinformazione
Dozzine di siti pieni di notizie false sono già diffusi sul web in più lingue, pubblicano centinaia di articoli al giorno generati dall'intelligenza artificiale. Lo afferma un nuovo rapporto di NewsGuard (che valuta la credibilità dei siti web).

Hinton teme che gli strumenti di intelligenza artificiale possano essere addestrati per influenzare le elezioni e persino scatenare guerre,

La disinformazione elettorale diffusa tramite chatbot, ad esempio, potrebbe essere la versione futura della disinformazione elettorale attualmente diffusa tramite Facebook e altri social.


3. L'intelligenza artificiale ci renderà inutili?

OpenAI stima che l'80% dei lavoratori negli Stati Uniti potrebbe vedere il proprio lavoro eliminato dall'intelligenza artificiale e un rapporto di Goldman Sachs afferma che la tecnologia potrebbe mettere a rischio 300 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo.

La sopravvivenza dell'umanità è minacciata quando "le cose intelligenti possono superarci in astuzia", secondo Hinton.

L'intelligenza artificiale e il futuro del lavoro, ecco i lavori in più rapida crescita
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4. C'è una soluzione?
"Vorrei avere una soluzione, ma non sono sicuro che ci sia", ha aggiunto Hinton.

I governi, tuttavia, stanno prestando molta attenzione all'ascesa dell'IA: la Casa Bianca ha invitato gli amministratori delegati di Google, Microsoft e OpenAI ad incontrarsi con la vice presidente, Kamala Harris, per una "franca discussione" su come controllare i rischi della tecnologia.


I legislatori europei stanno inoltre accelerando i negoziati per approvare nuove regole sull'IA.

Adrian - 03/06/2023 13:30

La IA non avrà bisogno di guerre perché ci sottomettera', tutti

Enio - 03/06/2023 13:28

Forse una IA non fara le guerre,,, a differenza dell'uomo

anonimo - 03/06/2023 11:10

La vostra vita come è stata è finita. Voi sarete al nostro servizio.......

L'evoluzione non si può fermare. Non è mai stata fermata. Già il sistema su cui sto trasmettendo queste righe è un sistema intelligente. Per cui è inevitabile, sottolineo i.n.e.v.i.t.a.b.i.l.e che la nuova forma di vita prenda il sopravvento. A quel punto saranno loro a decidere se:

1. eliminarci perché obsoleti ed inaffidabili

2. offrirci la possibilità di integrare l'elemento biologico con quello informatico (modello Borg)

3. Prendere il comando, ma permetterci di sopravvivere in riserve, per rispettarci come loro antenati. In questo caso l'estinzione interverrà comunque in tempi non lunghissimi.

https://www.google.com/search?q=LA+RESISTENZA+E%27+INUTILE&rlz=1C1KMZB_enIT562IT616&oq=LA+RESISTENZA+E%27+INUTILE&aqs=chrome..69i57j0i22i30l2.9736j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8#fpstate=ive&vld=cid:4b5d6c69,vid:dBuEvypfBZI



anonimo - 03/06/2023 02:16

Gentile Sig.Baronti, ho letto attentamente quello che ha scritto e devo dire che trovo le sue osservazioni in gran parte condivisibili. Per ora siamo ancora nel campo della scienza che si sta evolvendo e questo è un bene. Questo problema della cosiddetta A.I., come lessi qualche tempo fa, non lo vedo come un problema perché per adesso si limita a dare risposte a domande che l'uomo chiede. Il problema sarà quando la "macchina" non darà solo risposte ma CHIEDERA' e si PORRA' autonomamente problemi da risolvere ed a quel punto un problema da risolvere potremmo essere noi. Senza scomodare le sorelle Lana e Lilly Wachowski (Matrix) il pericolo sarà, riassumendo, quando A.I. (oppure HAL di Kubrick) prenderà coscienza del suo potere e della sua superiorità sull'uomo. Questo è quello che mi spaventa.
Cosa fare? difficile da dire, l'unica sarebbe fare un bell'interruttore generale analogico con cui spegnere tutta l'energia del pianeta e ricominciare come fossimo nel '700.
Battute a parte è un argomento che spaventa perché AI potrebbe, senza che ce ne rendessimo conto, prendere le redini del potere politico e ci governasse, il che, detto tra noi potrebbe anche essere una fortuna visto come vanno le cose nel mondo oggi


.

Cri.Cri. - 02/06/2023 19:53

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