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  • 17/06/2023 19:59

La Cardiologia di Lucca a “prova d’infarto”: un nuovo angiografo in arrivo al San Luca


Nella magica cornice dell'auditorium di San Francesco dal 22 al 24 giugno torna CardioLucca 2023 “Heart Brings Heart” con la partecipazione di autorevoli relatori e di centinaia di cardiologi provenienti da ogni parte d’Italia. Nelle tre giornate verranno discusse le più attuali tematiche cardiovascolari, dalla prevenzione alle sindromi coronariche acute, dalle aritmie allo scompenso cardiaco, dalla cardiologia interventistica coronarica e periferica alla cardiochirurgia, infine, un simposio verrà dedicato alle crescenti applicazioni in medicina dell’intelligenza artificiale.  Il presidente del congresso Francesco Bovenzi, direttore della Cardiologia del San Luca, nella relazione introduttiva esporrà i successi assistenziali del suo reparto e in anteprima annuncerà l’arrivo di un secondo angiografo per potenziare l’assistenza cardiovascolare del San Luca. Si tratta di una moderna tecnologica dedicata che contribuirà a consolidare la rete aziendale delle emergenze cardiovascolari e della cura dell’infarto miocardico acuto. La Cardiologia è una tra le più complesse discipline della moderna medicina che offre straordinari risultati assistenziali in termini di vite salvate. L’innovazione è sempre stato un obiettivo strategico della cardiologia lucchese che oggi rafforza l’assistenza territoriale con la dotazione di un secondo angiografo tecnologicamente avanzato. Un traguardo atteso, ambito e realizzato grazie al generoso finanziamento offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. “Sono riconoscente al Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, al Direttore Generale della mia Azienda Maria Letizia Casani e a tutti i professionisti del San Luca - afferma Bovenzi - colleghi cardiologi, infermieri, tecnici di radiologia, operatori della salute e del volontariato. Insieme abbiamo creduto in un costruttivo cambiamento organizzativo e scientifico, in un nuovo modello assistenziale che per tanti è divenuto un vero patrimonio culturale capace di guardare al futuro dell’assistenza con innovazione e speranza, responsabilità e umanità”. Il laboratorio di Emodinamica di Lucca, cui è destinata questa nuova apparecchiatura, ha iniziato l’attività di diagnosi e cura invasiva in provincia di Lucca nel marzo 2005 come parte integrante della struttura complessa di Cardiologia, inserito in collegamento funzionale con l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica, con il sistema 118, con il Pronto Soccorso e con tutti i Presidi Ospedalieri dell’Azienda  USL Toscana nord ovest. Sono 20.000 i pazienti assistiti annualmente nei reparti e negli ambulatori del San Luca, di questi circa 500 sono gli infarti trattati nel Laboratorio di Emodinamica con angioplastica coronarica, molti dei quali nelle primissime ore dall’insorgenza dei sintomi. A Lucca sono oltre 1000 i cardiopatici che necessitano annualmente di cure ospedaliere. Negli ultimi venti anni sono state effettuate poco meno di 20.000 procedure interventistiche sul cuore e sui vasi. “Fino agli anni Ottanta - conclude Bovenzi - l’infarto era sinonimo di morte. Oggi, anche a Lucca tocchiamo con mano i singolari progressi organizzativi e scientifici della Cardiologia del San Luca che in venti anni ha trattato nel vasto territorio della piana e della valle del Serchio 12000 infarti evitando in 1000 di questi un decorso fatale. La forza di questi numeri è frutto di studi, di impegno e di una moderna assistenza cardiovascolare erogata con altissimi rendimenti clinici. Sono dati che corrono paralleli a quelli espressi dalla Cardiologia di Lucca nella produttività dell’editoria accademica per numero di pubblicazioni accettate e di citazioni ricevute”.