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  • 31/07/2023 17:27

Lucca non è più Lucca


Quello che molti denunciavano da anni, sta purtroppo diventando una realtà di questi sciagurati nostri tempi. La città si è trasformata, è sotto gli occhi di tutti, non è più un insieme di spazi, piazze e vie da vivere, in cui svolgere anche attività economiche commerciali e artigianali per garantire beni e servizi per chi la abita. Nel tempo si è svuotata di residenti e un’infinità di case si sono trasformate in B&B, abitazioni di prestigio, seconde case vacanza, silenziose e sprangate per larga parte dell’anno. Certo, come lucchesi, possiamo essere anche orgogliosi del fatto che negli ultimi anni Lucca ha scalato le vette e le classifiche delle mete turistiche internazionali più ambite e più ricercate. Lucca è davvero bella ed è fin troppo facile innamorarsene.

Mentre l’estrema destra vaneggia e denuncia il pericolo di una inesistente sostituzione etnica nel paese, noi a Lucca, come in tante altre città d’arte, assistiamo impotenti e rassegnati, alla sostituzione turistica della città e questo, ad oggi, non rappresenta un probabile rischio ma purtroppo è un dato reale in avanzato stato di realizzazione. Io non vivo dentro Lucca, vivo in quello che fu il contado dell’antica città Stato, però questa città la sento anche mia, la amo profondamente e nella sua splendida cornice di palazzi e viuzze medievali, sono cresciuto, mi sono formato, ho lavorato e mi sono impegnato socialmente e politicamente per anni. Con orgoglio rivendico di essere stato uno dei promotori di quei Referendum che, contro tutti i poteri forti della città coalizzati insieme, riuscimmo a stravincere, nel 1986, i due Referendum che liberarono le Mura urbane dal traffico e dal parcheggio selvaggio e portò ad un ampliamento dell’isola pedonale, allora ridotta ad una minuscola porzione di centro storico. Invece della catastrofe economica e sociale annunciata all’epoca, da tutte le categorie economiche e da quasi tutta la politica a rimorchio, quello rappresentò inequivocabilmente, l’inizio della rinascita della città da un punto di vista della sua attrattività turistica e, la trasformazione delle mura in parco verde urbano, la rese più vivibile anche per tutti coloro che dentro le sue mura ancora ci vivevano. In quel gruppo di coraggiosi, c’era già allora la consapevolezza che la città murata rischiava di trasformarsi in una città vetrina, in un grande museo e in un enorme mangificio per turisti e che se la politica non fosse intervenuta con determinazione per arrestare l’espulsione in periferia dei suoi residenti, alla lunga avremmo assistito ad un declino irreversibile della sua attrattività. Già allora chiedevamo una politica qualificata e coraggiosa capace di recuperare la funzione residenziale, di bloccare la perdita di funzioni e servizi, scuole ed uffici, legati alla residenza

Come fa oggi una giovane coppia a vivere dentro la città murata se i prezzi delle abitazioni, per il potere di acquisto dei nostri salari e stipendi, sono proibitivi, come fa a trovare una abitazione in affitto quando qualsiasi buco è destinato agli affitti turistici brevi che rendono molto di più grazie anche alla manna, che non cade dal cielo, ma da eventi di grande richiamo internazionale come il Summer Festival e i Comics. Anche chi vive di turismo dovrebbe capire che così si stanno dando, la zappa sui piedi e finiranno per fare del male a loro stessi, oltre che a tutta la città, perché, una città senza abitanti, senza bambini che giocano e corrono e riempiono le scuole, senza giovani, vecchi, donne e uomini che si muovono, creano relazioni, si incontrano, tengono in piedi attività artigianali e di servizi, è una città morta, che, snaturata completamente della sua identità e funzione, perde la sua originalità, la sua bellezza, perde tutto quello che l’ha resa famosa e desiderata in tutto il mondo per trasformarsi in una qualsiasi città della Domenica, una grande Disneyland medievale decadente senza più alcun fascino e originalità.

Una soluzione? Ci vorrebbe una politica fatta di tante piccole cose per favorire il recupero della funzione residenziale del centro storico, ma, una misura prioritaria ed urgente, sarebbe quella di porre uno stop dentro il centro storico agli affitti brevi che fanno aumentare a dismisura i canoni delle locazioni e il valore degli immobili, continuando l’opera di espulsione dei cittadini dai quartieri. Non credo proprio che questi nostri amministratori attuali, ma questo vale anche per quelli di prima, abbiano il coraggio di prendere una decisione come questa. La sostituzione turistica di una città, è l’anticamera della sua decadenza, una volta compiuta, il capitolo Lucca si chiude e, allora, saranno guai per tutti, anche per gli indifferenti e per quei miopi egoisti che pensano che questa situazione possa durare in eterno. In questa società, tutto passa e tutto si consuma in fretta.

Eugenio Baronti

Sinistra Italiana di Lucca 31/07/2023 

I commenti

Lucca non è più Lucca , sarebbe meglio inglobarla con Pisa ,meglio molto meglio.

Anonimo - 03/08/2023 13:08

In 10 anni cosa avete fatto? Ora sta a noi! Rosicate con pacchi di Maalox!

anonimo - 01/08/2023 16:57

Tambellini cosa ha fatto per risolvere tali situazioni che ora vorreste risolte da chi in un anno è approdato al comune? Prima non criticavate?

Filippo - 01/08/2023 14:08

Se Lucca e' ridotta cosi e' perche veniamo da 2 mandati 7di quelli della sinistra che hanno amministrato facendo favori un po' a tutti per poter poi perseguire indisturbati i loro obiettivi, alcuni dei quali andati poi a finire male ( vedi Coima).
Di questa nuova gestione e' ancora presto per pronunciarsi.... mi sembrano tanto fuori di testa ma di fatto NON diversi da loro.

Anonimo - 01/08/2023 09:24

Lei scrive:

..."....In quel gruppo di coraggiosi, c’era già allora la consapevolezza che la città murata rischiava di trasformarsi in una città vetrina...."..

In generale si tratta di un processo storico generale e quindi non controllabile dalla comunità locale, ma va detto che Voi questo processo l'avete sostenuto ed incrementato. Quarant'anni fa infatti avete innescato un processo di pedonalizzazione selvaggia del centro senza alternative e contropartite. Ottimo togliere il traffico dalle Mura. Giusto allargare la ZTL. Ma per ogni posto auto gratuito perso se ne sarebbero dovuti trovare di alternativi. Invece dicevate: Lucca è piccola, ci si muove bene a piedi, voi commercianti beoti e retrogradi, con la pedonalizzazione guadagnerete di più. Il risultato fu la cessazione delle attività commerciali e artigianali tradizionali e la conseguente richiesta degli esercenti a Confcommercio di avere eventi e mercatini vari. Ecco quindi la città turistica e basta di oggi. L'avete voluta? Ora godetevela. Lei ha ragione quando dice che ci potrebbero essere tante piccole azioni per cambiare le cose. Proviamo a fare delle proposte concrete per capire se sia possibile, ma il danno ormai è fatto e voi ne avete parte della colpa storica. La grande lotta contro i commercianti e gli artigiani storici, da Voi percepiti come conservatori e di destra vi si è ritorta contro. Sotto, sotto ci godo.

anonimo - 01/08/2023 02:08

Ma che fa Baronti, la propaganda quasi quarant'anni dopo??!?!? Lei dice di essere del contado. Bene, allora ricorderà che quei referendum consultivi vennero riservati solo ai residenti del centro storico. Proprio per questo il loro valore era nullo. Sarebbe come se oggi si chiedesse ai residenti lungo il tracciato degli assi viari se vogliano tali strade. Il referendum consultivo, per avere un minimo di valore politico, andava aperto a tutti i cittadini del comune. Che poi, di tali referendum del 1986, abbiate fatto uso come mezzo di propaganda è vero, ma il loro valore era ridicolo.

anonimo - 01/08/2023 01:54

La sinistra in tanti anni cosa ha fatto per restare questo declino non credo si possa dare la colpa alla "destra"

Zio - 31/07/2023 21:53

per la prima volta, dopo secoli di storia, Lucca rischia seriamente di sparire

Anonimo - 31/07/2023 17:41

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