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  • 02/08/2023 16:24

MAXI-OPERAZIONE ALTOPASCIO: L’INTERVENTO DEL SINDACO SARA D’AMBROSIO


ALTOPASCIO, 2 agosto 2023 - “Ancora una volta il gioco di squadra tra Polizia Municipale e Polizia di Stato ha portato a un risultato importante per il nostro territorio con lo smantellamento di una banda di spacciatori”. Così interviene il sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio.

“Le segnalazioni dei cittadini - spiega - appena i fatti hanno iniziato a verificarsi, sono state diverse e ci siamo subito attivati per fare la nostra parte intervenendo dapprima con il Comando della Polizia Municipale e poi con Prefetto e Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: è proprio questa sinergia ad aver funzionato anche stavolta. Sono stati mesi difficili di lavoro congiunto e spesso silenzioso delle forze dell’ordine e della Polizia Municipale: oggi possiamo dire che un traguardo è stato raggiunto, perché è stata sgominata una vera e propria organizzazione di cui le persone arrestate erano gli attori principali. 

Spesso si agisce sotto traccia e non è facile dare risposte tempestive per questo anche con la cittadinanza a volte siano stati costretti a dare risposte evasive, ma sapevamo ed eravamo fiduciosi che sarebbe arrivati in fondo e che avremmo raccolto dei frutti sostanziali. Il mio ringraziamento va a tutto il corpo di Polizia Municipale, al comandante Italo Pellegrini per l’impegno e il lavoro costante di questi mesi, al Questore e a tutti gli operatori di polizia”.


“Questa operazione - conclude il sindaco - conferma alcune cose: con tanto sforzo e collaborazione della cittadinanza si possono condurre operazioni importanti; la nostra Polizia Municipale ha fatto un gran lavoro; esistono i modi per tenere in carcere chi delinque nell’ambito dello spaccio, per farlo non sempre servono sirene e lampeggianti ma un lavoro certosino senza troppi clamori; la difficoltà nostra e l’imbarazzo che a volte abbiamo provato nel non poter dare la risposta tempestiva al cittadino rispetto alla segnalazione dello spaccio in centro paese non era menefreghismo, ma consapevolezza che troppe cose non si potevano dire, la complessità delle indagini e dell’operazione imponevano il massimo riserbo. 

Questo non è un punto di arrivo e chiaramente non ci fermiamo qui, ma il risultato merita un ringraziamento e un senso di orgoglio per l’ottimo lavoro svolto”.

 

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