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  • 08/01/2024 22:21

Lucca, condanna definitiva per i mandanti dei furti negli ospedali

LUCCA. Condanna definitiva per i mandanti dei furti di sonde per ecografie e apparecchiature elettromedicali negli ospedali di mezza Italia, compreso quello di Lucca, per poi rivenderle a cliniche private anche all’estero (Olanda, Regno Unito, Emirati Arabi) . Dopo la condanna e un patteggiamento degli esecutori materiali – due fratelli napoletani – arriva ora il traguardo della Cassazione per Pietro Paolo Calvino, 54 anni, ingegnere, all’epoca amministratore della Kutec di Casoria (Napoli) e per la moglie, Domenica Iaccio, 53 anni, al tempo segretaria dell’azienda. In appello era caduta per prescrizione la contestazione dell’associazione a delinquere con relativa riqualificazione delle pene: 7 anni e mezzo per Calvino e 4 anni e 3 mesi per Iaccio. Il ricorso dei coniugi è stato respinto dalla Suprema Corte e le sono diventate esecutive. Secondo quando emerso nei tre gradi di giudizio, i coniugi indirizzavano nei vari ospedali italiani due fratelli con il compito di rubare apparecchi elettromedicali (valore da 5mila a 30mila euro) che poi la Kutec rivendeva a prezzi concorrenziali in Italia e all’estero. Una cinquantina i furti commessi nei vari ospedali dal 30 novembre 2011 sino al primo semestre 2012. Dai colpi a i presìdi dell’ex Campo di Marte a Lucca, della Misericordia di Grosseto, dell’ospedale Vecchio di Prato, di quello fiorentino di Careggi sino all’ospedale di S. Maria alla Gruccia di Montevarchi (Arezzo) ai quelli sanitari di buona parte della penisola (Fano, Forlì, Bologna, Bentivoglio, Vallo della Lucania, Novara, Agropoli, Napoli, Bari, Rimini, Pavia, Roma, Ferrara, Budrio, Ravenna, Sezze, Frascati, Salerno e Reggio Emilia) . Nel procedimento si erano costituite parti civili l’Asl 4 di Prato, il complesso ospedaliero San Giovanni dell’Addolorata di Roma e l’Asl Lucca. La competenza territoriale si era radicata a Lucca perché i primi due furti in assoluto dell’organizzazione erano stati commessi il 30 novembre e il 2 dicembre 2011 nel laboratorio di medicina dell’Asl 2 di Lucca con la sparizione di una sonda ecografica Toshiba. Era emerso che prima di compiere il furto a Lucca, uno dei due autori, inviato in Toscana dai vertici della Kutec di Casoria, aveva effettuato un sopralluogo nell’ospedale per poi entrare in azione dopo aver soggiornato in un bed & breakfast alla periferia della città. A Careggi gli autori dei furti erano stati immortalati dalle telecamere dell’ospedale. La polizia li teneva d’occhio tanto da sorprenderli in auto a Reggio Emilia con 12 sonde ecografiche nascoste nel bagagliaio e ritenute rubate. Il blitz alla sede della Kutec con il sequestro di 171 sonde, la maggior parte di provenienza illecita, per un valore di alcune centinaia di migliaia di euro. web Tirreno

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