• 8 commenti
  • 27/02/2024 08:25

GEAL

Come Lei bene dice Lucca è stata fin qui un'isola felice. Questa logica constatazione, che si basa sulla qualità del servizio in rapporto alla bassa tariffa dimostra varie cose. 1. Avere un socio privato al 49 per cento (o giù di lì) non vuol dire certo "privatizzare" l'acqua o avere come obbiettivo solo il profitto. Il fatto che i lucchesi abbiano tariffe più basse dimostra ampiamente che un socio privato può essere gestito nell'interesse della collettività 2. Che avere mega autorità regionali, in omaggio alla selvaggia regionalizzazione di tutto ormai in atto da decenni, non favorisce i territori. Lucca infatti avrebbe interesse a gestire la sua acqua da sola e senza dover essere controllata da un sistema coloniale toscano 3. Che gli acquedotti tutti pubblici, come quelli di GAIA, non necessariamente assicurano servizi migliori e costi più bassi. Lucca è certo ricca d'acqua, ma anche gli altri comuni delle province di Lucca e Massa - Carrara, esclusi alcuni casi come Viareggio e Camaiore, sono tutti ricchissimi d'acqua. Eppure Massa e Carrara (i due comuni non la provincia), per fare due esempi, portarono in GAIA acquedotti civici in dissesto economico e con strutture inadeguate. Per concludere ora Lucca sarà anche in questo toscanizzata in modo selvaggio ed i lucchesi pagheranno tariffe più alte per alimentare un sistema sprecone e peggiore del nostro. Certamente andremo in GAIA, in quanto in GAIA potremo avere un qualche peso, mentre nel mega carrozzone regionale saremmo solo una vacca da mungere. Nulla però assicura che GAIA non sia, presto o tardi, assorbita essa stessa nel carrozzone e questo perché il moloch regionale, vera peste moderna, ha necessità continua di soldi. Per cui cercheranno di fare una cosiddetta "multiutility" quotata in borsa. In tal modo incasseranno dei soldi vendendo le azioni ai privati e come sempre quei soldi li investiranno a Firenze, Pisa, Siena, ecc. L'acqua di Lucca sarà utile a questo disegno.

I commenti

Se si spera sempre tutti, da bravi italiani, in leggi e leggine siamo alla frutta! GAIA è l'unica che fino ad ora ha detto che vuol tenere personale e strutture in loco! L'unica cosa che mi preoccupa non è Gaia, ma il sindaco (ed il comune in generale)...

Ruby-netto - 28/02/2024 08:09

Se vi applicate con i neuroni una soluzione la troverete, basta volerlo , certamente ci vuole un professionista conoscitore di tutte le leggi e leggine magari scritte in piccolo che i meno esperti non vedono. Forza che se VOLETE c’è la fate.

Anonimo - 28/02/2024 07:04

In effetti non c'è nulla da fare se non una cosa. Decidere se entrare in GAIA o in ACQUE SPA. Siamo di fatto obbligati a scegliere GAIA. Possibile "lucchesizzare" GAIA? Solo se il Comune di Lucca saprà dialogare con altri comuni principali, allora potrà avere un peso. Quando si va in un contesto più grande o si impara a confrontarsi, oppure si viene semplicemente assorbiti.

Anonimo - 28/02/2024 05:03

Se non c'è nulla da fare, perché parlarne e dare false speranze? Credo che se il sindaco volesse e si applicasse non sarebbe una cosa impossibile.

Sciaquone - 27/02/2024 17:19

Forza sindaco Pardini questo è il momento di tirare fuori gli attributi, se non lei incarichi un professionista capace di salvare GEAL, abbiamo una realtà che funziona benissimo non la rovinare . Dimostri il suo buonsenso.

Ano imo - 27/02/2024 14:58

"E allora.....E allora se tutto funziona così come è, perché cambiare? "

Risposta più ovvia: scade una concessione e il comune non puo' rinnovarla in nessuna maniera!

Ruby-netto - 27/02/2024 14:11

Il mega carrozzone multiutility è e sarà da evitare a costo di fare una linea del Piave contro la regione! Geal insegna che la piccola realta' si gestisce meglio di un megacarrozzone governato da chissa' chi'! Gaia è, per ora, un salvataggio in calcio d'angolo per Geal, bisognera' che il comune di Lucca abbia una forte voce in capitolo e che non entri passivamente chinando il capo, atteggiamento, ahime', noto per il comune di Lucca. Fosse per me, ribadisco, ogni comune dovrebbe avere il suo acquedottino e le sue fognaturine da gestire, punto! In Italia è impossibile gestire qualcosa di centralizzato, causa campanilismi vari e interessi personali di qualche politico. Per quanto riguarda la minoranza privata in una societa' pubblica, basterebbe che il comune non facesse spallucce e delegasse sempre tutto al socio privato! Ricordo che Acea è una multiutility quotata in borsa... che dire, speriamo in bene!

Ruby-netto - 27/02/2024 10:58

E allora se tutto funziona così come è, perché cambiare? Lasciate stare , non cambiare assolutamente!

Anonimo - 27/02/2024 08:53

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