• 0 commenti
  • 05/05/2024 11:40

San Romano in Garfagnana. Per una filiera della patata garfagnina: presentati i risultati del progetto “Patagnana”


Lunedì 29 aprile a Sillicagnana, nel Comune di San Romano in Garfagnana, sono stati presentati i risultati ottenuti nel biennio 2022-2023 con il progetto “Patagnana” - finanziato con fondi PSR 2014-2020 - che ha visto come capofila la Soc. Coop. Agr. Garfagnana Coop Alta Valle del Serchio e la Fondazione per il Clima e la Sostenibilità di Firenze



CASTELNUOVO DI GARFAGNANA – Un’occasione per meccanizzare razionalmente - rispetto alle limitate superfici di montagna - le operazioni colturali, al fine di fornire uno strumento per avviare e strutturare la filiera della patata garfagnina.

Sono stati presentati
lunedì 29 aprile a Sillicagnana, nel Comune di San Romano in Garfagnana, i risultati ottenuti nel biennio 2022-2023 con il progetto “Patagnana” che ha visto come capofila la Soc. Coop. Agr. Garfagnana Coop Alta Valle del Serchio e la Fondazione per il Clima e la Sostenibilità di Firenze.

Il bando rientrava all’interno di un progetto della
Regione Toscana, finanziato con fondi PSR (Programma di Sviluppo Rurale) 2014-2020, con interventi a sostegno dei processi di innovazione organizzativa e di processo produttivo nel settore della cooperazione agricola e nei consorzi forestali.

La Garfagnana Coop Alta Valle del Serchio si è occupata, oltre che di tutti gli adempimenti amministrativi relativi all’espletamento del bando, della
coltivazione di due appezzamenti di patate seguendo le indicazioni fornite da FCS. Nello specifico, la cooperativa ha eseguito le operazioni di lavorazioni, concimazioni, trattamenti fitosanitari per insetti e crittogame, irrigazione, acquisendo le nozioni di conoscenza utili poi a operare in autonomia. In tal senso, sono state testate delle macchine operatrici noleggiate, le modalità per la difesa e la conoscenza dei cicli biologici dei patogeni, i sistemi per il controllo remoto dell’umidità del suolo, dell’accensione e spegnimento automatico dell’irrigazione e i sistemi di controllo del germogliamento in fase di conservazione.

A sostenere queste attività è stato il personale della Fondazione Clima e Sostenibilità insieme a quello del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’
Università di Firenze, che si sono occupati di trasferire delle conoscenze al fine di calibrare il modello di coltivazione della patata (lavorazioni, concimazioni, difesa fitosanitaria, ecc.) nella specifica realtà della Garfagnana. Nell’ambito del progetto sono state inoltre coinvolte le classi dell’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria dell’ISI Garfagnana, con le quali è stato organizzato un incontro per illustrare la coltivazione della patata in generale e i risultati del progetto. Il coordinamento tecnico è stato effettuato dal Dott. Agr. Andrea Triossi della Dr.eam di Pistoia.

La presentazione dei risultati, presso la sede della cooperativa, si è aperta con i saluti istituzionali dell’
Unione Comuni Garfagnana; è quindi intervenuta Luisa Andrenelli del DAGRI dell’Università degli Studi di Firenze che ha relazionato circa il tema della patata fra passato e futuro; poi Marco Mancini della Fondazione per il Clima e la Sostenibilità ha illustrato il progetto “Patagnana”; Stefano Grassi dell’I.S.I. Garfagnana e Lorenzo Satti di Garfagnana Coop hanno parlato delle prospettive e dei limiti della filiera della patata in Garfagnana, con le esperienze dei soci produttori; infine ha preso la parola il Responsabile Claudio Galli della Regione Toscana. All’incontro erano presenti anche numerosi produttori locali e i soci della cooperativa.

Il metodo di coltivazione della patata è ben codificato – afferma il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi -. In Garfagnana non esiste un produttore di patate specializzato e la maggior parte delle operazioni avvengono su limitate superfici, ricorrendo abbondantemente agli interventi manuali. Con questo progetto si è potuto trasferire innovazione e conoscenze sul territorio per applicare il modello di coltivazione della patata in un’area particolare come quella garfagnina”. 

Gli altri post della sezione