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  • 23/10/2024 13:50

La “cocaina rosa”

L’allarme dei medici: «È una delle sostanze più utilizzate in questo momento» 22 ottobre 2024 2 MINUTI DI LETTURA ROMA. La chiamano “cocaina rosa” anche se con la polvere bianca ha poco a che fare. La “nuova” sostanza stupefacente, infatti, solitamente è una feniletilamina di laboratorio (2C-B), ma non mancano casi in cui ad altre sostanze psicoattive in polvere viene aggiunto il colorante alimentare rosa. Costi e “clientela” PUBBLICITÀ Si “sniffa” come la cocaina, ma di quest’ultima sostanza difficilmente c’è traccia. È una droga per consumatori facoltosi: un grammo può arrivare a costare fino a 400 euro e per questo è diventata tristemente uno status symbol. A Roma, le ultime indagini della polizia hanno intercettato un giro di spaccio che punta, in particolare, ad alcuni quartieri nell’area nord: Parioli, Salario-Trieste, fino a piazza Bologna. I clienti? Ultrasessantacinquenni ma anche giovani e giovanissimi, spesso minorenni. Le consegne Gli agenti in borghese, infatti, da settimane presidiano, in queste zone, le aree esterne di bar e discoteche. Nelle ultime operazioni, condotte dal primo dirigente della polizia di stato, Tiziana Lorenzo, del commissariato Salario-Parioli, è stato poi scoperto un nuovo “metodo” creativo per consegnare la droga a domicilio, magari in occasione di cene o feste: la cocaina viene nascosta in lampade di sale, insospettabili contenitori dove possono entrare fino a 500 grammi di sostanza alla volta. Una situazione che preoccupa, soprattutto perché coinvolge i più giovani. Gli effetti «È una delle sostanze più utilizzate in questo momento e ha degli effetti devastanti – spiega Antonio Bolognese, responsabile scientifico della commissione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze dell’Ordine dei medici-chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma – per il modo in cui si assume ha una precoce attività sul cervello, ossia crea immediatamente una sensazione di “piacere”, e si elimina altrettanto velocemente. Ma come tutte le sostanze stupefacenti può portare a dipendenza e stati psicotici». Tirreno web

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