POST-DEMOCRAZIA  E CLASSI SOCIALI: CHE FARE ?
								
                                                                    
    
  
   Viviamo una realtà dove negli ultimi 30 anni,  abbiamo assistito alla
 più radicale trasformazione del modo di produzione che il  capitalismo 
abbia mai visto nel corso della  sua storia. E’ cambiata la tecnologia, 
 con l’avvento delle reti dei computer che hanno rivoluzionato i 
contenuti del lavoro sempre più immateriali e terziarizzati, con una 
organizzazione distribuita in modo sempre più orizzontale e capace di 
penetrare in ogni poro della vita sociale.
  
    
  
   E’  cambiata l’economia sempre più finanziarizzata ed anche 
globalizzata (nonostante ci  sia chi vede nei dazi imposti da Trump la 
fine della globalizzazione), mentre in realtà la mobilità delle merci,  
dei capitali e del lavoro, aumenta ed accelera a livello globale in modo
 esponenziale  virtù   della mobilità delle informazioni, i cui flussi 
della tecnica , vogliono imporre il proprio modello ad ogni altro flusso
 sociale.
  
    
  
   E’ cambiata la realtà sia nella comunicazione pubblica, che nelle 
relazioni private…  sia nello studio, nel tempo libero, nelle attività 
riproduttive, sui social,  nelle attività commerciali, nella produzione .
  E’ stato instaurato un meccanismo sempre più alienante ma capace di 
carpire anche il consenso di vasti strati  di   giovani e ceti 
subordinati.
  
    
  
   Cambia anche la mobilità delle persone con un rimescolamento delle 
loro identità (senza però fonderle) con un corpo sociale penalizzato 
nella qualità della vita,  che rischia di esplodere in un arcipelago di 
schegge individuali.
  
    
  
   In questo contesto , si inserisce la Post-Democrazia: Cioè siamo in 
presenza della fine della democrazia come sistema storicamente 
determinato da principi, valori, regole, procedure che soprattutto in 
Europa hanno portato all’evoluzione degli Stati Nazione con un moderno 
diritto pubblico, con l’integrazione delle classi subalterne nelle 
Istituzione politiche , sindacali e con uno Stato Sociale adeguato 
frutto di lotte operaie fondato sul compromesso tra capitale e lavoro, 
mediato dai governi dello Stato.
  
    
  
   Bisogna riconoscere che negli ultimi 30 anni, progressivamente sono 
crollati tutti i pilastri dell’edificio democratico, con gli 
Stati-Nazione che hanno perso la loro sovranità ed ora sono in mano ad 
organismi sovranazionali  privi di legittimazione democratica come la 
banca mondiale, la BCE, le oligarchie finanziarie ed imprenditoriali, 
con un mercato globale che sfugge ad ogni controllo e l’affossamento 
dello stato sociale fondato sulla contrattazione tra lavoratori, governo
 e capitale.
  
    
  
   In questa realtà  abbiamo quello che Yanis Varoufakis definisce il 
tecno-feudalismo… ma a mio parere sbaglia chi pensa che esso sia 
costituito solo dalla grandi oligarchie Musk, Murdoch, Goldman, Sachs , 
Google,  ecc…  No l’alta borghesia oligarchica cammina di pari passo con
 la media borghesia che investe circa il 15% della popolazione mondiale,
 ed entrambe queste categorie puntano ad arricchirsi sia con il denaro 
che crea altro denaro attraverso la speculazione azionaria/finanzaria , 
che attraverso l’eliminazione dello stato sociale pubblico, e  la 
liberalizzazione  della produzione e del commercio senza alcuna regola 
che ne vincoli gli indirizzi , dove è soprattutto il mercato del lavoro 
che viene liberalizzato, precarizzato, frantumato, senza diritti di chi 
lavora, mettendo in conto (in Italia)  circa 1.400 morti ogni anno sul 
lavoro,  con lo Stato che diventa solo un Strumento al servizio delle 
classi oligarchiche e borghesi. Non dimentichiamo che la Borghesia non 
ha mai fondato i suoi principi sulla libertà, uguaglianza, fraternità… 
ma sono sempre state le classi subordinate che con la lotta hanno 
cercato di realizzarle
  
    
  
   E’ IN QUESTO CONTESTO CHE LE DESTRA AL GOVERNO PORTA AVANTI LA GIUSTIZIA DI CLASSE E LEGGI LIBERTICIDE.
  
    
  
   Oggi in Italia il 58% delle pensioni non raggiungono le 1000 euro 
mensili ed il 32% dei pensionati vive solo con quel reddito. Quindi 2,1 
milione di pensionati vive con 517  euro mensili ed altri 3,8 milioni di
 pensionati con una cifra sempre tra i 517 ed i 1000 euro mensili. Per 
cui non hanno nemmeno il cibo e tutto il necessario per vivere.
  
    
  
    
  
    
  
    
  
    
  
   Secondo i dati ILO e INPS in Italia abbiamo questa realtà :
  
    
  
 
   - I salari e le pensioni sono diminuiti del 15% negli ultimi 10 
anni e addirittura del 3% rispetto al 1990, collocando i lavoratori 
italiani all’ultimo posto in Europa;
- In Italia non esiste un salario minimo e milioni di lavoratori 
sono obbligati a lavorare con “contratti pirata” e paghe inferiori a 5 
euro l’ora lordi;
- In Italia i prezzi continuano ad aumentare  dell’11,% su base annua;
- In Italia , il governo di destra Meloni anziché incrementare i 
salari e le pensioni, ha deciso di dare più soldi alle imprese 
detassando i premi di produzione, con la conseguenza di dare qualche 
“spicciolo” in più a quel 30% di lavoratori delle aziende sindacalizzate
 dove ogni tre anni si concorda il premio di produzione o di risultato 
economico dell’impresa e niente al 70% di tutti gli altri lavoratori;
- In Italia ci sono 3,8 milioni di lavoratori precari, flessibili, 
frantumati, assunti in base ad una legge infame chiamata “legge Biagi” 
che prevede ben 45 forme di lavoro precario;
- In Italia nell’anno 2023 le assunzioni precarie sono aumentate del 37% rispetto all’anno 2022;
- In Italia il 37% di tutti i pensionati percepiscono pensioni inferiori a 1000 euro al mese ;
- In Italia la rivalutazioni delle pensioni avveniva in base al 
2,9% e non al 11,%, ma il governo di destra della Meloni , nell’ultima 
legge di bilancio ha tagliato la rivalutazione annua delle pensioni 
portandola al 75% del 2,9% del tasso inflattivo,  per coloro che hanno 
pensioni sopra 1400 euro mensili... ed i 3,7 miliardi annui che verranno
 recuperati , il governo li ha dati agli autonomi ricchi con redditi tra
 i 60 e 85 mila euro l’anno (tramite riduzione delle tasse con la flat 
tax al 15%);
- In Italia sono stati fatti 10 condoni fiscali dal governo Meloni;
- In Italia si va in pensione con 67 anni di età già dal 2018 ed in
 base all’infernale meccanismo della legge Fornero dell’adeguamento 
all’aspettativa di vita, i 67 anni aumenteranno progressivamente 
obbligando i lavoratori ad andare in pensione a 70 anni di età;
- In Italia , con la legge Fornero, tutti i lavoratori andranno in 
pensione con il sistema contributivo... ed è stato calcolato che con 40 
anni di contributi la pensione sarà pari al 49% della media della paga 
mensile percepita ... ma visto che le assunzioni sono quasi tutte 
precarie con periodi di non lavoro, e con paghe di fame ... i giovani 
che andranno in pensione tra 40m anni prenderanno meno del 40% del 
salario;
- In Italia non esiste la divisione tra assistenza e previdenza ...
 ed anche l’assistenza è a carico dei contributi Inps pagati dai 
lavoratori.
- A tutto questo va aggiunto il raddoppio di molte tariffe, bollette e dei prezzi di genere alimentare.
    
  
    
  
   Inoltre , come è noto siamo in presenza di una  controriforma della 
giustizia che prevede una serie di sciagurati provvedimenti a favore dei
 “colletti bianchi” ,  di chi commette crimini soprattutto da parte  
delle mafie e delle caste dei ricche di corrotti e corruttori.
  
    
  
   QUESTI I CONTENUTI :
  
    
  
    
  
    
  
 
   - La custodia cautelare di chi ha commesso un grave reato , il 
giudice non potrà più prenderla all’improvviso, ma potrà avvenire solo 
dopo che si sono pronunciati ben tre giudici ma l’imputato deve essere 
avvertito del suo possibile arresto  con 5 giorni di anticipo dando così
 la possibilità all’interessato di fuggire e non farsi arrestare oppure 
distruggere tutte le prove ;
- Il reato di abuso d’Ufficio, considerato da tutti i Magistrati 
antimafia un reato spia di infiltrazioni criminali che molto spesso 
coinvolge politici ed amministrativi corrotti , viene abolito ed essi 
avranno le mani libere per abusare e farsi corrompere;
    
  
    
  
 
   - Le intercettazioni vengono gravemente limitate al fine di impedire ai giudici di scoprire gli episodi di corruzione;
    
  
    
  
 
   - Se un imputato viene condannato ad andare in galera per i reati 
riguardanti la truffa, la ricettazione, falsa testimonianza, la violenza
 o minaccia a pubblico Ufficiale,  l’avvocato difensore può ricorrere 
all’istanza superiore... se invece l’imputato viene assolto il Pubblico 
Ministero non può più ricorrere all’istanza successiva  Una norma de 
tutto incostituzionale;
    
  
    
  
 
   - I giornalisti non potranno più pubblicare le intercettazioni e 
gli avvisi di garanzia , i quali per paura di essere denunciati si 
guarderanno bene di fare il proprio mestiere divulgando la verità 
sull’imputato importante politico o ricco;
    
  
    
  
   Con la prescrizione Il reato dell’imputato si estingue  se non viene 
condannato definitivamente in ogni istanza , entro 4 anni o 6 anni se si
 tratta di delitto ed il processo non verrà più fatto con la liberazione
 di chi ha commesso il reato;
  
    
  
   Infine stanno per approvare un disegno legge n. 1660 , punirà con la 
galera anche i lavoratori e studenti che fanno picchetti, blocchi 
stradali, occupazioni di aziende.
  
    
  
    
  
    
  
   ESSA PREVEDE :
  
    
  
 
   - Fino a 20 anni di carcere a chi manifesta contro le grandi opere:
- Fino a 20 anni di carcere per chi protesta in carcere o nei CPR;
- Fino a 15 anni di carcere per chi protesta facendo resistenza 
attiva ,come scioperi con i blocchi dei cancelli “picchettaggi”,ecc...;
- Fino a 7 anni di carcere per chi occupa un immobile sfitto e per chi fa solidarietà agli occupanti;
- Fino a 6 anni di galera per chi fa terrorismo della parola... significa che non si può esprimere il dissenso ;
- Fino a 4 anni di carcere per chi sta con le mani alzate facendo resistenza passiva;
- Fino a 1 anno ( 3 anni se recidivo) di carcere per chi scrive sui muri;
- Fino a 2 anni di carcere per chi fa blocchi stradali;
- Carcere anche per le madri incinte o con figli inferiori ad un anno;
- Divieto ai migranti di poter comprare la scheda telefonica se non hanno il permesso di soggiorno;
    
  
    
  
   Credo quindi che bisogna prendere atto che viviamo in una società non
 più democratica che in Italia  sfuggano in continuazione al rispetto 
della nostra Costituzione, ed anche le competizioni elettorali tra 
centrodestra e centrosinistra non cambiano la sostanza di fondo… per cui
 diventano solo uno spreco di energie , che come sinistra dovremmo 
utilizzare in modo diverso..
  
    
  
   Allora la questione è quella di capire  come in questo contesto diamo
 la possibilità alle classi subalterne  di partecipare garantendo 
rappresentanza politica e sindacale all’altezza dei tempi che viviamo e 
facendo ripartire partecipazione e lotte su un progetto sociale, civile,
 culturale, ambientale, pacifico, di vita… alternativo a quello che 
viviamo oggi.
  
    
  
   A mio parere bisogna sempre considerare il fatto che anche oggi 
 esistono le classi .   Esiste una borghesia ed un  ceto subordinato (il
 proletariato).
  
    
  
   Chi sostiene l’interclassismo come fanno la Meloni e la sua cricca 
governativa, assieme alla CISL attraverso leggi che permetterebbero la 
“cogestione” delle imprese,   si basano solo su una “nebbia” ideologica,
 ma che nella sostanza è funzionale solo  al padronato e capitalismo 
economico/finanziario…
  
    
  
   Non c’è dubbio che continuano ad esistere le classi che detengono i 
mezzi di produzione, formazione ed informazione e coloro che li 
subiscono avendo solo la loro forza lavoro: gli operai, tecnici, 
impiegati, ceti comunque subordinati   
  
    
  
   Allora le domande che ci dobbiamo porre sono :  cosa possiamo fare 
per deviare il processo socio economico in una direzione alternativa a 
quella voluta dai feudatari odierni? come rifondare il concetto di 
ricomposizione di classe e ricostruire una identità collettiva e di 
classe ?
  
    
  
   Oggi non basta richiamarci alla realtà sociale ed ipotizzare “la 
rivolta sociale”  e nemmeno svolgere i referendum sulle tematiche 
importanti del lavoro promossi dalla CGIL.
  
    
  
   La rivolta sociale non è un gioco da ragazzi e per non farla 
esplodere in schegge impazzite … va organizzata e guidata verso sbocchi 
 sindacali e politici ben precisi.
  
    
  
   Quindi serve   una Piattaforma rivendicativa con al centro: forte 
aumento dei salari e delle pensioni; salario minimo garantito; pensioni a
 60 anni e 40 di contributi con il ripristino del sistema retributivo; 
ripristino della scala mobile recuperando automaticamente almeno l’80% 
dell’inflazione ; ripristino della legge n. 833  del 1978 con la 
garanzia della sanità pubblica efficiente ed universale ; ripristino dei
 diritti tolti con la legge Jobs Act , abolizione della legge n. 30 che 
prevede ben 45 forme di lavoro precario; la cancellazione della legge 
che liberalizza gli appalti; una riforma fiscale che abbassi le tasse ai
 ceti medio bassi e li aumenti ai ceti ricchi; una riforma della scuola 
sul piano della formazione e quello dell’occupazione pubblica che 
rovesci l’attuale situazione, un taglio sostanziale delle spese per le 
armi portandole dal 2% all’1% , destinando i proventi recuperati  al 
sociale …
  
    
  
   Ecco sono questi i contenuti che la CGIL dovrebbe discutere e fare 
approvare nelle assemblee  dai lavoratori ed i pensionati e dopo 
iniziare i confronti con il governo e con le Associazioni padronali 
accompagnati da scioperi articolati e generali fino alla conclusione di 
un accordo che stabilisca i suddetti contenuti .
  
    
  
   Credo che solo nella crescita di un vero movimento conflittuale di 
lotta del movimento operaio e studentesco, che potrebbe anche nascere il
 nuovo partito della sinistra che non si limiterebbe ad unificare le 
realtà politiche presenti ma farebbe anche emergere quadri nuovi 
cresciuti nella lotta e capace di spostare masse popolari verso la 
sinistra ed anche con il ritorno a voto premiando una sinistra che ha 
fatto scelte radicali e giuste  a favore dei ceti subordinati… una 
sinistra capace di crescere e governare il Paese assieme a chi lotta per
 cambiarlo veramente nella direzione della giustizia sociale, libertà, 
uguaglianza, pace, diritti  
  
    
  
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
  
   Umberto Franchi  18 febbraio 2025