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  • 14/05/2025 18:45

MINNITI: CAVIRANI PRESIDENTE GEAL, L’ASSALTO ALLA DILIGENZA CONTINUA


L’assalto alla diligenza continua e Palazzo Orsetti continua ad essere considerato come ufficio di collocamento per lavoratori precari in cerca di stabile occupazione. Dopo Salvadore Bartolomei, già dipendente a tempo determinato del gruppo Lega alla Regione Toscana è la volta di Riccardo Cavirani, segretario provinciale in carica della Lega piazzato a fare il presidente di Geal.

Purtroppo, afferma Giovanni Minniti, non tutti intendono la politica come impegno sociale disinteressato per perseguire il bene comune e brigano per ottenere incarichi di prestigio non consoni alle proprie competenze professionali.

E’, appunto, il caso di Cavirani che in passato ha lavorato come addetto stampa al servizio di politici e ha dato ripetizioni private di storia e letteratura ma non ha mai gestito imprese, non ha competenze giuridiche o manageriali e non ha il curriculum idoneo per assumere la presidenza di Geal in un momento particolarmente delicato per l’azienda che dovrà fare le scelte giuste per continuare nella gestione del servizio idrico e per questo ha bisogno di figure di vertice che conoscono a fondo quel settore.

Cavirani, prende il posto di Paolo Buchignani che, essendo un dottore commercialista di Lucca, sapeva bene come muoversi in città e nel contesto aziendale soprattutto nei rapporti con l’amministratore delegato nominato da Acea che è un manager che conosce molto bene il settore idrico e che non avrà nessuna difficoltà ad imporre le sue decisioni ad un presidente le cui conoscenze in materia di acqua si limitano alle damigiane da riempire al fontanello pubblico.

Sappiamo tutti che le presidenze delle società partecipate comunali sono di nomina politica ma è pur vero che quegli incarichi sono stati assegnati sempre a personalità prive di incarichi politici correnti e, fatta salva qualche rara eccezione, con requisiti professionali adatti a gestire compagini societarie complesse.

Fatto sta che, così come Bartolomei, nemmeno Cavirani di suo ha portato un solo voto alla coalizione che ha vinto le amministrative di Lucca nel 2022 e di lui non si può dire nemmeno che sia un politico di successo dal momento che, come Bartolomei a Capannori, anche lui è stato trombato alle elezioni amministrative di Seravezza dove è arrivato terzo su tre candidati alla carica di sindaco.

Cavirani e Bartolomei sono stati quelli che hanno chiesto a Pardini la mia defenestrazione da assessore. I motivi a questo punto sono chiari a tutti, Per me, conclude Minniti, la loro richiesta è una medaglia d’oro appuntata sul mio petto!

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