Al Bucaneve il saggio della Dirigente Scolastica Maria Cristina Pettorini Betti sulla linea Gustav
Al Bucaneve il saggio di Maria Cristina Pettorini Betti sulla linea Gustav
L’autrice dialogherà con Fabiano D’Arrigo su alcuni drammatici eventi storici, per non perderne la memoria
Al centro civico Il Bucaneve di Santa Maria a Colle sabato (31 maggio) alle 18,30 verrà presentato il saggio storico Linea Gustav. Itinerari di guerra nel Lazio Meridionale. L’autrice Maria Cristina Pettorini Betti dialogherà con Fabiano D’Arrigo su alcuni drammatici eventi storici, affinché non se ne perda la memoria.
Ecco una recensione del libro redatta dal professor D’Arrigo: “Maria Cristina Pettorini Betti, dopo due romanzi gialli, scrive un saggio storico, che ricostruisce gli itinerari di guerra lungo la linea Gustav e nel Lazio Meridionale. Al centro dell’opera campeggiano le quattro battaglie di Cassino, l’attentato partigiano di via Rasella e l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Ma vengono anche messe in evidenza le “marocchinate” e le violenze compiute dai soldati alleati ai danni della popolazione italiana donne e bambini compresi. Nella seconda parte del libro sono ricordati don Giuseppe Morosini, Ambrogio Pettorini e altri martiri di Ferentino – paese natale dell’autrice – che sacrificarono la loro vita per la redenzione dell’Italia. Significativa la figura di don Morosini, un giovane prete vincenziano animato “da una fede profonda… e da un senso grandissimo della giustizia e della carità cristiana”, fucilato il 3 aprile 1944. Ci ricorda don Aldo Mei e altri sacerdoti che, per così dire, hanno fatto la Resistenza. Il saggio non è stato scritto da uno storico di professione, ma da una persona amante della storia: una persona che, fin da bambina, è stata avvicinata alla storia dal padre durante gli assolati pomeriggi estivi nonché dalle nonne e dalla zie durante le fredde serate d’inverno. Questo amore è stato coltivato nel tempo ed è all’origine del saggio. Un saggio nel quale la storia generale e quella locale si intrecciano e dove l’oggettività della ricostruzione storica si sposa con la soggettività della valutazione e con le riflessioni della scrittrice. Allo scopo di “mantenere viva la memoria” ed allo scopo di dire no alla follia della guerra e dire sì alla pace. In mirabile sintonia con il magistero dei papi da Pio XII a Francesco. Perciò la storia e la memorialistica costituiscono le due sponde che circoscrivono il libro: un libro che può essere letto dai giovani e dai meno giovani per conoscere il nostro passato e per migliorare il nostro presente”.