Per troppo tempo la questione delle RSA comunali a Lucca è stata gestita con superficialità e rinvii
“Per
troppo tempo la questione delle RSA comunali a Lucca è stata gestita
con superficialità e rinvii. La precedente amministrazione ha trascorso
oltre un decennio limitandosi a rinnovare deroghe su strutture
inadeguate, senza mai affrontare il nodo centrale: la necessità di
servizi sicuri, moderni e sostenibili. Ha addirittura chiuso la RSA
Villa Santa Maria, lasciando un vuoto che ancora oggi stiamo cercando di
colmare.”
Così
interviene il consigliere comunale Diego Carnini in merito alla
possibile acquisizione della palazzina O del Campo di Marte da parte del
Comune di Lucca.
“La RSA di Monte San Quirico, si trova in una
condizione di forte difficoltà strutturale e gestionale. Continuare a
utilizzarla senza una prospettiva concreta di superamento
significherebbe mancare di rispetto non solo agli anziani ospiti, ma
anche alle lavoratrici e ai lavoratori del settore, che operano
quotidianamente in spazi poco adeguati e in condizioni non all’altezza
del servizio che garantiscono con dedizione.”
“Per questo,
l’ipotesi concreta di acquisire la palazzina O del Campo di Marte –
grazie all’avanzo di bilancio di circa 10 milioni di euro – rappresenta
un’occasione storica per voltare pagina. Con la Regione un accordo è
possibile: potrebbe consentire la nascita di una nuova RSA da 50-60
posti letto, moderna, conforme alle normative, e radicata in un’area
sempre più dedicata ai servizi sociosanitari.”
A rafforzare il messaggio, interviene anche il sindaco Michele Giannini:
“Lucca
ha un indice di vecchiaia che supera i 230 anziani ogni 100 giovani. È
un dato che parla da solo e che ci impone di ripensare in modo profondo
l’organizzazione dei servizi di assistenza. Non si tratta solo di
strutture, ma di persone: degli anziani da accogliere in modo dignitoso,
e degli operatori da tutelare con ambienti adeguati e condizioni di
lavoro sostenibili.”
“Investire in una nuova RSA significa
rispondere a una necessità reale, non più rimandabile. È un atto di
responsabilità verso il presente e verso il futuro della nostra
comunità.”
Concludono Giannini e Carnini: “Se questa è la strada
che l’amministrazione Pardini intende percorrere, noi la sosterremo in
modo convinto e l’auspichiamo con determinazione.”