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  • 28/07/2025 12:27

27 luglio 2025, un giorno di cui vergognarsi

Ferruccio de Bortoli - corriere.it



Perché rimanere in un’Unione che si fa trattare così, che conta, alla fine, meno del Regno Unito che ha patteggiato dazi al 10 per cento? Un’Unione che costringe la sua presidente a pronunciare un’imbarazzante frase sul “ribilanciamento” commerciale tra i due blocchi.

Ha ragione un grande economista come Olivier Blanchard nel suo amaro commento a quella che definisce una resa europea davanti all’arroganza di Donald Trump. Quando prevale la legge della giungla l’Unione europea semplicemente non esiste. Lasciamo per un attimo da parte gli aspetti economici dell’accordo tra Stati Uniti ed Unione Europea, duri ma ancora tutti da valutare, e concentriamoci invece sul significato simbolico di quello che è accaduto ieri.


La forza di un’istituzione, come l’Unione europea - che alcuni dei suoi membri vorrebbero vedere sempre più simile, nel disegno federale, agli Stati Uniti - non è soltanto nella sua capacità negoziale ma anche nella sua dignità di persona giuridica. Dubitiamo che un singolo membro dell’Unione, anche il più piccolo, se avesse dovuto trattare da solo, si sarebbe fatto umiliare come Ursula von der Leyen. Avrebbe preteso almeno qualche correzione nella forma pur dovendo capitolare nella sostanza. 


La presidente dell’Unione europea, che mai è stata ricevuta nello studio ovale della Casa Bianca, ha accettato di andare in un resort di proprietà del tycoon in quel Regno Unito che ha scelto la Brexit. Su un campo da golf, tra una buca e l’altra. Ai tempi del referendum britannico, nel 2016, se si fosse saputo in anticipo dell’esito dei colloqui di Turnberry, i voti per andarsene dall’Unione europea sarebbero stati maggiori. Anche nella più “europea” Scozia. 


Perché rimanere in un’Unione che si fa trattare così, che conta, alla fine, meno del Regno Unito che ha patteggiato dazi al 10 per cento? Un’Unione che costringe la sua presidente, indebolita dalle diverse posizioni degli stati membri a pronunciare persino un’imbarazzante frase sul “ribilanciamento” commerciale tra i due blocchi. Come se fosse una colpa avere prodotti più competitivi di quelli americani. Dimenticandosi, tra l’altro, il surplus sui servizi che è tutto a favore di Washington. 


La fotografia finale dell’infausto accordo del golf, vede Trump e gli americani sghignazzare; nella parte europea............ (continua https://www.corriere.it/frammenti-ferruccio-de-bortoli/25_luglio_28/27-luglio-2025-giorno-vergognarsi-4afef2da-7308-4d3d-95c5-dca770bf9xlk.shtml

I commenti

1. Ursula VdL non avrebbe accettato senza che i governi più importanti della UE fossero d'accordo. Facile sparare su Ursula, ma dietro a Ursula ci sono i governi europei. L'Italia di Meloni era favorevole all'accomodamento sui dazi, come la Germania, la Polonia, i baltici, ec. , ec. Gli spagnoli hanno detto che non erano entusiasti, ma che accettavano. Gli unici a storcere un po' la bocca i francesi e qualche nazione minore.
2. Se l'Europa avesse voluto di meglio avrebbe dovuto sparare in faccia a Trump controdazi e tasse sui servizi informatici. Se così fosse stato fatto Trump avrebbe dovuto cedere e avremmo dazi al 10 come l'UK. Perché non è stato fatto? Semplice, ai confini orientali dell'Europa preme la Russia e la UE, senza il sostegno militare e satellitare USA non potrebbe mai tenere a bada la Russia. Per cui la UE ha ingollato i dazi sperando in forte aiuto in Ucraina. Vedrete che, se tale aiuto USA dovesse venir meno, salterebbe anche l'accordo sui dazi.

Per altro la UE dovrebbe imparare la lezione e sviluppare tecnologia militare di alto livello da sola. Gli USA cercheranno di impedirlo e la UE cercherà di farlo. Sarà un gioco sottile nei prossimi dieci anni.

anonimo - 29/07/2025 01:06

Se volete spiegazioni chiedete a Giorgia, che è molto soddisfatta!

anonimo - 29/07/2025 00:21

E meno male che l'uè ci serviva per competere nella scena internazionale e che l'UK fosse morto una volta uscito.

anonimo - 28/07/2025 16:07

E ora sono dazi nostri

Macromelon - 28/07/2025 16:04

Sudditi degli americani con e senza Europa, non solo sui dazzi ma su tutto, in primis il riarmo obbligato con tecnologia americana.

anonimo - 28/07/2025 14:26

Non ho seguito nei dettagli la cosa, ma attenzione, vi fanno vedere quel che vogliono farvi vedere.
Ad occhimetro non ci incastrano proprio nulla i numerini percentuali chiamati dazi.
In passato ho acquistato in USA, dazio pagato, dipende da oggetto, ho pagato mediamente l'otto per cento, anche il sei per cento, ma c'erano anche al due ed al tre per cento. Quindi 'trattati male'????
Sospetto che il tema principe sia un altro. Inconfessabile!
Gli USA vorrebbero invadere il mercato europeo con i loro prodotti spazzatura, e poichè l'Europa, specie a livello di Alimenti, ma anche per tutta una serie di altri prodotti, ha normative abbastanza stringenti....a garanzia del CONSUMATORE!
E' lì che 'casca l'asino'.
E con questo son messi bene gli americani, vai!

... - 28/07/2025 14:15

https://www.corriere.it/economia/consumi/25_luglio_28/dazi-triplicati-senza-ragione-europa-usa-trump-e98535bc-53a6-494d-b8a2-f303bef0fxlk.shtml

anonimo - 28/07/2025 12:31

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