I campanari lucchesi: storia, maestri e continuità
I campanari lucchesi: storia, maestri e continuità
La tradizione campanaria lucchese ha radici secolari e si caratterizza per il suono manuale “a slancio”, tipico della Toscana nord-occidentale. Questa modalità prevede movimenti coordinati delle campane con cadenze e figure ritmiche precise, tramandate oralmente.
Il suono ha sempre avuto un valore liturgico (chiamata alla preghiera, annuncio di feste, funerali) e civile (segnali di allarme, avvisi alla comunità).
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Cronologia sintetica
XIV–XVII secolo – Diffusione di torri campanarie in pietra nelle pievi e nelle parrocchie della Lucchesia. Nascita delle prime tecniche locali di suono.
Ottocento – Consolidamento del repertorio “a doppio” e sviluppo di vere e proprie scuole parrocchiali di campanari.
Dopoguerra (1945–1970) – Periodo di massimo splendore: in ogni paese vi sono gruppi organizzati, i campanili si arricchiscono di nuovi concerti. È l’epoca di maestri come Enrico “Momo” Giurlani.
Anni ’70–’90 – Elettrificazione di molti impianti, riduzione del suono manuale. Resistono però torri-chiave come San Frediano e Sant’Anna, grazie a campanari appassionati.
2016 – Fondazione dell’Associazione Campanari Lucchesi, con sede a Sant’Anna, per riunire i gruppi superstiti e formare nuovi suonatori.
2020–oggi – Rinnovato interesse: ritorno del suono manuale in alcune feste cittadine, raduni interparrocchiali e coinvolgimento dei giovani.
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Schede biografiche
Enrico “Momo” Giurlani
Periodo di attività: circa 1946–anni ’70.
Torre di riferimento: Basilica di San Frediano, Lucca.
Ruolo: capo-campanaro, organizzatore di concerti in occasione di feste solenni.
Contributo: mantenne alto il livello tecnico e musicale del suono manuale nel centro storico di Lucca. È ricordato come uno degli ultimi grandi campanari cittadini prima dell’elettrificazione.
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Pierluigi Lombardi
Periodo di attività: anni ’70–2024.
Torre di riferimento: Parrocchia di Sant’Anna.
Ruolo: campanaro, formatore e figura di collegamento con altri gruppi lucchesi.
Contributo: ha tramandato schemi ritmici e tecniche del suono a slancio a decine di giovani. Ha contribuito alla nascita dell’Associazione Campanari Lucchesi. La sua scomparsa nel 2024 è stata un momento di grande commozione per l’ambiente campanaro.
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Giacomo Lombardi
Periodo di attività: anni ’90–oggi.
Torre di riferimento: Parrocchia di Sant’Anna.
Ruolo: coordinatore del Gruppo Campanari di Sant’Anna, suonatore in più torri della provincia.
Contributo: ha proseguito la tradizione di famiglia, puntando molto sulla formazione di nuovi campanari, anche giovanissimi. È tra i protagonisti del rilancio dell’arte campanaria lucchese negli ultimi anni.
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Luoghi simbolo
San Frediano – Campanile storico del centro di Lucca, punto di riferimento liturgico e turistico.
Sant’Anna – Considerata “scuola” per generazioni di campanari lucchesi.
Bargecchia – Torre famosa anche per la citazione in “Tosca” di Puccini; sede di raduni e manifestazioni.