L’acqua sia bene pubblico comunale
Venerdì 14 novembre, al ...

Venerdì 14 novembre, alla Casermetta dell’antica Zecca di Lucca, si è svolto il partecipato dibattito tra il gruppo “Salviamo la nostra acqua” e il Forum “Acqua Pubblica e Si-cura”, incentrato sul futuro del servizio idrico integrato lucchese, fino ad oggi gestito dalla società GEAL spa, di cui il Comune di Lucca, tramite Lucca Holding, è socio di maggioranza. L’iniziativa ha riunito tanti cittadini, esperti e amministratori per discutere la necessità di mantenere l’acqua come bene pubblico e sotto controllo comunale, evitando ogni forma di privatizzazione o speculazione.
Nonostante la diversità di vedute, dalla discussione fra i due gruppi civici sono emersi comunque importanti elementi condivisi, su tutti il no alla Multiutility: obiettivo che, secondo il Gruppo Salviamo la Nostra acqua, di certo non può essere centrato entrando in GAIA, visto che anche GAIA, alla scadenza della sua concessione (2034), confluirebbe comunque Multiutility.
L’avvocato Pieri ha illustrato con chiarezza i mezzi giuridici a disposizione del Comune per continuare a gestire GEAL in house, tramite una società interamente comunale. Questo modello permetterebbe di garantire la continuità del servizio senza ricorrere a fusioni, smembramenti o multiutility, nel pieno rispetto della legge regionale. I parametri qualitativi richiesti dalla normativa sono già soddisfatti da GEAL, come accertato dalla perizia dello Studio Geologico Caniparoli, il che apre il campo alla possibilità per Lucca di accedere ad un futuro di gestione autonoma, efficiente e trasparente.
La questione dell’acqua a Lucca non è soltanto economica: è anche storica e culturale. Lo sviluppo della nostra economia, dalla produzione serica fino alla recente industria cartaria, è sempre stato strettamente legato alla gestione dell’oro blu. Rinunciare a questa gestione significherebbe tradire una parte importante delle nostre tradizioni.
Ringraziamo il quotidiano la Nazione rappresentato dal dott. Meucci per aver moderato l’incontro, ringraziamo le autorità intervenute, in particolare il sindaco, che nel suo intervento di saluto ci ha dato qualche notizia in merito. Tuttavia, raccogliamo la delusione dei cittadini intervenuti i quali avrebbero voluto porre, sia ai relatori, ma anche al Sindaco delle domande. Ci siamo resi disponibili ad accogliere alcune domande del pubblico e speriamo che il Sindaco e le altre autorità interessate diano pubblica risposta ai cittadini:
- 1) Come si concilia il premio ARERA di circa 1,7 milioni di euro, ottenuto da GEAL nel 2024 per l’eccellenza della qualità tecnica, con la valutazione di AIT secondo cui non sussisterebbero i requisiti per proseguire con una gestione autonoma?
2)Quali sono esattamente i requisiti che AIT ritiene non soddisfatti da GEAL, nonostante le performance certificate e premiate?
3)Perché la decisione di negare al Comune di Lucca la continuità gestionale tramite GEAL non sembra tenere conto dei risultati positivi riconosciuti da ARERA?
4)La proroga tecnica concessa a GEAL è motivata unicamente da criteri oggettivi o risponde anche alle difficoltà di altri gestori, come GAIA, nell’eventualità di un’acquisizione?
5)Quali valutazioni economiche e tecniche hanno portato AIT a preferire un percorso differente rispetto alla gestione autonoma basata su un gestore efficiente e performante come GEAL?
6)In che modo la scelta di AIT tutela concretamente i cittadini di Lucca in termini di qualità del servizio, trasparenza e costi?
Gruppo “Salviano la Nostra Acqua”
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