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  • 01/04/2023 10:20

Mammini (PD): “Futuro dell’ex Manifattura Tabacchi: sembrava facile fare un buon caffè”




La consigliera Serena Mammini (Partito Democratico) interviene sulle sorti della Manifattura Tabacchi.

“Sembra(va) facile fare un buon caffè - commenta Mammini -. Ne abbiamo lette di tutti i colori sulla riqualificazione della Manifattura, tornata in questi giorni alla ribalta con il tour conoscitivo dei consiglieri comunali della commissione lavori pubblici. Tour per niente propositivo da parte dell’amministrazione, che dimostra di non avere alcuna idea, neppure confusa. La Manifattura: argomento ghiottissimo sia durante le elezioni regionali del settembre 2020, sia ovviamente, durante la campagna elettorale delle amministrative della scorsa primavera. Dopo anni di preoccupante silenzio su un tema così delicato, complesso e costoso come la riqualificazione della Manifattura sud, la proposta della locale Fondazione Cassa di Risparmio, tramite Coima Sgr, svegliò molti da un certo torpore. Per molti la Fcrl da fatina buona che elargisce cospicui contributi per importanti e vari progetti senza i quali parti di città si fermerebbero, si trasformò in una strega brutta e cattiva. Misteri lucchesi. E, forse, qualche deluso rimasto fuori dalle parcelle”.

“Dopo lunghi anni di silenzio, dicevo, la proposta della Fcrl aprì la gara a chi la sparava più grossa. Addirittura nell’estate del 2021 si arrivò a parlare di vendita (sic!) del baluardo San Paolino: sostenevo lorsignori che quello sarebbe diventato un giardino a uso e consumo dei pochi che, secondo loro, avrebbero abitato in quella parte del progetto a destinazione residenziale. Finalmente dopo anni veniva protocollata una proposta concreta fatta da un "ente concreto" del territorio come la Fcrl. "Si rischiava" di fare qualcosa per davvero, di far partire un processo, ricreare, dare vita a un luogo a vocazione lavoro, servizi, cultura, svago. Funzioni che, insieme alla parte nord a destinazione del completamente pubblica, avrebbero rianimato il volto di una parte del centro. Pare poco?”

“Prima della proposta della Fondazione, ricordo bene la freddezza e il disinteresse di quella stessa parte di città che sul tema iniziò a intervenire con solerzia e polemica subito dopo. Anche nell’estate del 2016, in occasione della presentazione in Consiglio comunale dell'atto di indirizzo (masterplan) con il quale l'amministrazione di allora, in collaborazione con la Soprintendenza, cercava di dare una visione generale all'area, non ci fu un grande dibattito. Ma anche durante il percorso partecipato organizzato da Lucca Creative Hub, in vari momenti e luoghi cittadini, i futuri strenui “difensori della città e oppositori del progetto” nel quale Fcrl aveva messo la faccia e parecchie risorse per partire, non si videro. Al contrario molti giovani realmente interessati al futuro della Manifattura portarono il loro contributo e fu molto bello”.

"Invece, dopo la proposta della Fondazione, ci fu la corsa a intervenire sul tema spesso rimanendo in superficie. Purtroppo le informazioni sull’argomento vennero inquinate fin dall’inizio generando una narrazione che troppe volte usciva dai binari della realtà vera dei fatti e degli atti. Grandi processi per concretizzarsi necessitano di un’unità d’intenti senza la quale il raggiungimento dell’obiettivo resta una chimera. In questo caso, addirittura, ancora prima della proposta, l'opposizione di allora fece ostruzionismo alla variante urbanistica, strumento indispensabile per poter procedere con qualsiasi progetto di riqualificazione. Da una parte sottolineavano l'importanza di una rigenerazione di quella vasta area della città, dall'altra ostacolavano in tutti i modi lo strumento urbanistico necessario per procedere realmente in tal senso. Nonostante l’opposizione, la variante arrivò alla sua approvazione nei tempi stabiliti. Questo è quanto competeva al settore urbanistica, e di questo mi sono occupata in prima persona. E dispiace che, al momento, questo lavoro non sia servito perché, purtroppo, occorrevano anche altre condizioni”.
“La variante prevedeva di  seguire l'iter del piano attuativo (non previsto in fase di adozione, ma inserito in quella di approvazione) - continua  Mammini -. Uno strumento richiesto a gran voce dalle osservazioni e anche dai compagni di ballottaggio dell'attuale consigliere-architetto-delegato Cecchini, che adesso, invece, pare vedere proprio nell’iter del piano attuativo un ostacolo. Ma come? Per un bene comune come la Manifattura non vuoi prevedere il piano attuativo? Questo iter, infatti, chiama di nuovo il consiglio comunale a esprimersi sulle funzioni dell’area e prevede la fase delle osservazioni aperta a tutti. Come non chiamare contraddizione l’aver fatto le barricate per un percorso partecipato e poi dichiarare che il piano attuativo costituisce un ostacolo?”.

“La proposta della Fondazione, al momento, è stata l’unica possibilità concreta che la città abbia avuto per rigenerare e rilanciare la Manifattura Tabacchi - conclude la consigliera Mammini -. Non voglio entrare qui sui motivi del fallimento di quel percorso, anche perché chi l’ha seguito, più o meno vissuto, sofferto, avrà di fronte agli occhi la propria esperienza e baserà su quella il proprio giudizio. Un’occasione che evidentemente non doveva passare. E non è passata, ma non certo per merito (o, meglio, demerito) di tre fandonie, quattro sciocchezze e un paio di frottole gettate nel mucchio da chi su questo tema costruì la propria opposizione. Purtroppo, ancora una volta, a far saltare il banco è stata, soprattutto, una questione di conti”.

I commenti

I padroni del vapore le hanno ordinato di fare il compitino?
La galoppina esegue, ma così imprecisamente che fa quasi pena. Hanno sbagliato a puntare su questa
puledrina, azzoppata dal voto ormai, galoppa a stento.

Anonimo - 03/04/2023 08:37

Scusi, eh, ma alla fine l'ex sindaco ha dovuto ammettere che la procedura e il progetto Coima/Fcrl erano fuori legge, ovvero CONTRO L'INTERESSE PUBBLICO.
Dunque, dove stanno le porcherie che lei paventa?

Toni molto alti, forse a volte eccessivi contro l'amm.ne e la Fcrl, senz'altro, ma costoro stavano portando avanti con grande spocchia un progetto SBAGLIATO e fuori dai canoni di legge, una cazzata che avrebbe bloccato per anni, con procedure legali e penali, altri possibili progetti sul "ruderone".
Senza contare, le ricordo, che Fcrl dovrà pagare un bel po' di penali a Coima, per essere stata troppo imprudente: e con Lucca Solare fanno due belle CAZZATE da parte di Fcrl, e nessuno dico nessuno in Fcrl ha mai pensato a dimettersi a seguito di questi errori.
Bravi!

Il vero problema è che con le leggi e le regole attuali, o l'amm.ne "regala" il "ruderone" ai privati, o tutto resterà cadente.

Stavolta sono d'accordo con Sir Pente: demolire tutto, farci un bel parco, e - propongo io - installarci una o più opere d'arte moderna promosse con un concorso internazionale fra artisti-star e che richiami a Lucca tanti visitatori.

anonimo - 02/04/2023 21:47

E' stata una vicenda squallida, in cui si è gettata merda su tutto e tutti, in particolare sulla Fondazione CRL. Resta il ruderone. Evviva il ruderone!!

anonimo - 02/04/2023 03:23

alla fine ha riconosciuto che la procedura di recupero organizzata da Coima/Fcrl/Comune di Lucca era "contro l'interesse pubblico" e il comune si è svincolato, bloccando il tutto: di cosa sta parlando, cara la ns. ex assessora Mammini?
Non se n'erano accorti prima?
O preferiva che tutto fosse andato avanti lo stesso, con la Procura oggi sguinzagliata in cerca dei responsabili?
Perché poi la porzione della Manifattura è stata venduta a privati in quattro e quattr'otto prima della scadenza del mandato della vecchia amm.ne, senza che ancora oggi (!!) sia nota la destinazione finale che i privati ne vorranno dare?
È tutto regolare?
Invece di fare attacchi sterili a chi era contrario al progetto Coima/Fcrl, queste sono le domande cui dovreste rispondere, di tutto il resto ai cittadini non frega un bel niente.

anonimo - 02/04/2023 01:53

Scusi, ma che cosa ha capito? Chi offende? Ho solo detto che una bella risata fa sempre bene. E, a proposito di risate, mi immagino quelle che si starà facendo il misterioso acquirente della parte centrale della Manifattura. Che regalone! Che allegria! C'è sempre da stare su di morale, dai!

Anonimo - 01/04/2023 22:24

Invece di offendere faccia lei delle proposte risolutive per la manifattura...più facile bla bla bla..non si sente altro..

Anonimo - 01/04/2023 16:17

Quello dell'ex assessore addetto alle fotocopie è sempre un gradito ritorno. Mi dispiace che nessuno commenti. Lo faccio io, per rendere onore al perenne buonumore di questa donna, alla sua contagiosa risata. Le auguro un futuro ricco di soddisfazioni nel campo delle fotocopiatrici!

anonimo - 01/04/2023 15:52

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