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  • 04/04/2023 13:01

Il caso della ex Manifattura dimostra che trasparenza e partecipazione sono fastidiose per queste amministrazioni

Il caso della ex Manifattura dimostra che trasparenza e partecipazione sono fastidiose per queste amministrazioni, e vengono adottate con riluttanza per nasconder che le decisioni sono già prese.

Ancora una volta si preferisce la scorciatoia dell’affidamento al privato, spesso con procedure opache e seguendo interessi non coincidenti con quelli della collettività.

Da qualche giorno è ripartita la giostra di dichiarazioni sulla vendita di parte della Manifattura alla misteriosa società Good City. Niente di nuovo visto che quel che resta della politica, da Roma a Lucca, è ormai specializzato nel propinare caterve di parole da ogni dove (interviste, social, talk show) per nascondere i fatti che proviamo a sintetizzare. Sulla base di bandi promossi dalla giunta Tambellini la società “Good City” (costituitasi solo dieci giorni prima con un capitale sociale di € 10.000) si è aggiudicata nel novembre 2021 una porzione di circa 6000 metri quadri della ex Manifattura. Un “percorso di valorizzazione della struttura, seguendo un iter trasparente e partecipato” (presentazione delle Linee programmatiche dell'amministrazione Pardini, Agosto 2022) non è mai avvenuto né durante la trattativa con Fondazione-Coima, né per la cessione a Good City né negli ultimi mesi. Anzi, il Comune di Lucca, giunta Tambellini, ha negato il processo partecipativo firmato da oltre 1400 cittadini, strumento previsto dalla legge regionale 46/2013, già vagliato e accettato dalla Regione. Da quasi due anni il Comune, l'ente più vicino ai cittadini, non riesce a conoscere i reali acquirenti privati di una rilevante porzione di un proprio importante patrimonio e cosa intendono fare con essa. Se “c'era (come permane tuttora) una criticità oggettiva ad arrivare in fondo ai reali titolari della SRL, e agli obiettivi che loro hanno per l’area che si apprestano ad acquistare” (Bianucci Marzo 2023) allora in quale “bontà dell'azienda” (Tambellini Novembre 2021) si confidava e come è stato possibile cedere la struttura in presenza di acquirenti e progetto ignoti? Un progetto che, oltretutto, riguardando solo una porzione della ex Manifattura Sud ovviamente condiziona le future possibilità di investimento sul resto della struttura. Perché né la giunta Tambellini, né quella Pardini hanno scelto da subito “un grande professionista internazionale per guidare la costruzione di un progetto di altissimo profilo per la riqualificazione dell’area della Manifattura” (Bianucci Marzo 2023), né tantomeno avviato un “iter trasparente e partecipato” insieme ai cittadini? Purtroppo proprio trasparenza e partecipazione per questa “politica” sono fastidiose e vengono adottate con riluttanza a decisioni già prese semplicemente per regalare una parvenza di partecipazione ai cittadini che, come evidenzia la crescita costante dell'astensione, hanno capito come funziona. Come dimostra anche il fallimentare andamento del PNRR, da decenni manca a tutti i livelli di governo la volontà politica di preservare enti, servizi pubblici e beni comuni e anche Lucca si ritrova senza risorse umane ed economiche, visioni e competenze per poter attingere autonomamente (senza dipendere da quel che si decide in Regione o a Roma) ai finanziamenti europei e ministeriali che potrebbero permettere di mantenere pubblici edifici e aree importanti come la ex Manifattura realizzando opere di cui la città ha estremo bisogno: scuole, spazi di aggregazione e per attività culturali, spazi per la ricerca industriale e culturale ecc.. Smantellando il Pubblico non resta che il privato che spesso ha interessi non coincidenti con quelli della collettività ed è talmente potente e protetto che né la giunta Tambellini, né quella Pardini in tanti mesi sono riuscite a far sapere ai cittadini chi sono gli acquirenti della porzione di Manifattura Sud e il loro progetto. Tutta questa vicenda, purtroppo, ribadisce quanto la contrapposizione fra centrodestra e centrosinistra sia un artificio che questa “politica” utilizza per mantenere viva una campagna elettorale permanente di “distrazione di massa” in modo da poter essere libera di perseguire i propri veri obiettivi: la propria sopravvivenza e il non disturbare i manovratori da cui dipende.


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