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  • 27/06/2022 09:30

Il civico Mario Pardini, occasione per il cambiamento di Lucca, ma anche della Politica

Mario è un caro amico, presentatomi tanti anni fa, dal compianto Vincenzo Placido, socialista da sempre, come me.

Ha attivamente portato avanti con noi il Comitato Nazionale di Marcello Pera, per il SI al Referendum Costituzionale proposto da Matteo Renzi, rimpianto ora da tutti.

Si è attivato, con noi del Terzo Polo, Italia Viva, Azione e +Europa nel cercare di portare Giorgio del Ghingaro a Sindaco di Lucca, quando il centro destra lo aveva emarginato come candidato, facendo lui stesso un generoso passo indietro.

Era il nostro civico candidato ideale a Sindaco, dopo la rinuncia di Del Ghingaro, ma il sostegno tardivo, ma esplicito della destra, ha indotto la nostra dirigenza nazionale a stoppare l’accordo che noi a Lucca, volevamo fortemente con lui.

Anche per il ballottaggio, le “ragioni romane” di Italia Viva ma ancor più di Azione, ci hanno impedito l’accordo, che Alberto Veronesi, voleva fare e ha fatto.

Come presentatore, assieme a Alessandro Remaschi, della lista del Terzo Polo non ho dato la mia firma per l’apparentamento con Mario Pardini, ubbidendo ai miei dirigenti nazionali. Non rimpiango questa mia decisione che reputo allora opportuna.

Quando si è iscritti ad un partito, si obbedisce agli ordini che vengono dall’alto o si esce da partito e francamente valuto il disegno politico che Matteo Renzi sta portando avanti in Italia, così importante da dover accettare serenamente decisioni, a volte spiacevoli.

Ho un'unica osservazione da fare e che faremo d’ora in avanti in tutte le sedi: se crediamo veramente al nuovo terzo Polo, Riformista e Liberale occorre liberarsi di vecchie incrostazioni leniniste.

I nostri alleati sono al centro, a destra e a sinistra abbiamo tutti avversari, da convertire alle nostre idee e, solo a volte, in particolari situazioni, possibili alleati per qualche tempo, siano essi di Meloni, Salvini, Letta o Bersani.

Sulle alleanze dobbiamo valutare le idee, i programmi, le persone, le capacità, la serietà, non rimanere attaccati a steccati divisori di quasi ottant’anni fa.

Se non operiamo d’ora in avanti così, non saremo mai il centro, ma solo una vecchia e stantia edizione di un arcaico centro-sinistra, che non esiste più.

Sono profondamente convinto che Mario Pardini, sarà un ottimo Sindaco e noi, fuori dalla sua maggioranza, dovremo cercare di dare una grande mano perché il disegno di discontinuità e cambiamento di Lucca, fortemente condiviso, sia realizzato il prima possibile.

Ci batteremo perché Italia Viva faccia una opposizione diversa dalla sinistra, molto costruttiva, propositiva, di sostegno a tutte le iniziative di cambiamento che il nuovo Sindaco porterà avanti e che fanno parte, in molti casi, di convergenti idee preelettorali.

Cercheremo di rafforzare il Terzo Polo Riformista e Liberale per allargarlo alle vecchie e nuove realtà che si stanno muovendo al centro dello schieramento politico nazionale e locale, ricercando sponde con donne e  uomini del cambiamento come Giorgio del Ghingaro, Ludovica Giorgi, Donatella Buonriposi, Francesco Poggi e molti altri presenti, sul nostro territorio.

Quello che è certo che a Lucca si chiude un ciclo di arrogante potere PD, di vetero cattocomunismo, di oscurantismo politico che ha prostrato, per anni, sul piano culturale e decisionale, una grande città come Lucca.

Il civico Mario Pardini è l’occasione di una grande cambiamento per la città ma anche nella politica lucchese.

 

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva.

I commenti

......mah!!! Ora, caro Colucci, che andare con il Raspini non le piacesse era evidente, ma cosa abbiano lo stesso Raspini ed il PD di leninista mi sfugge in pieno. Francamente in dieci anni di amministrazione PD a Lucca ho visto molte scelte sballate, spesso una sudditanza alle boiate della cosiddetta "area vasta" che ha fatto danni alla città, ma di leninisti non ne ho visti proprio. Quindi, se le incrostazioni leniniste non sono nell'appoggiare il PD al secondo turno cosa devo dedurre? Devo dedurre che Renzi e Calenda siano leninisti e incrostino i loro partiti????? Anche loro ne hanno toppate tante, ma leninisti proprio non sono. Non la sfiora il pensiero che Renzi e Calenda avrebbero potuto approvare l'appoggio per un candidato centrista sostenuto da forze centriste e anche di destra, ma non avrebbero mai potuto apparentarsi con Italexit, no vax, fuoriusciti di Forza Nuova e Casapound??? Ma Lei lo sa cosa dice il suo amico Colombini? E lo sa cosa dicono Renzi e Calenda di quelli che la pensano come Colombini??? Ma Lei, caro Colucci, lo sa cosa dicono Renzi e Calenda di Paragone e degli Italexit????? Ma non è che Lei Colucci ha sbagliato partito????

Anonimo - 29/06/2022 03:20

Quando nel 2023 perderà anche Renzi e magari avanzerà Letta , lei scrivera :"Enrico e' un caro amico, quando Renzi ha fondato Italia Viva mi hanno obbligato ad andare con lui, ma il mio cuore e' sempre stato nel PD.... " e via di lecca lecca.

Anonimo - 27/06/2022 13:17

è così: c’è chi sistema il carro, lega bene le briglie dei cavalli, si accerta che tutto sia a posto e parte. C’è chi monta alla prima posta, chi alla seconda, chi in corsa con il rischio di farsi male e chi monta quando ormai è arrivato a destinazione, come in questo caso, dicendo ci sono anch’io!


Anonimo - 27/06/2022 10:02

Colucci, ancora una sviolinata ? ma un po' di pudore ?
Almeno Veronesi e' ridicolo, ma coerente!

Anonimo - 27/06/2022 09:50

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