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  • 17/11/2023 14:27

CISL LUCCA VERSO LA MANIFESTAZIONE DEL 25 NOVEMBRE


MASSIMO BANI (SEGRETARIO GENERALE  Cisl Toscana Nord): "Ecco perchè oggi non eravamo in piazza". Il caso della polizia municipale di Lucca

Cisl oggi venerdì 17 novembre non è scesa in piazza con Cgil e Uil. Perchè? Lo chiediamo al segretario generale Massimo Bani. "Perchè non possiamo continuare a chiedere ai lavoratori il sacrificio di rinunciare a giornate di stipendio, e ai cittadini di subire disagi, soprattutto quando gli obiettivi si possono cogliere diversamente - dice - . Noi vogliamo stare al tavolo delle trattative per mettere a segno risultati concreti, e quello che non ci va di questa manovra lo diremo in piazza, nella manifestazione del 25 novembre". Anche in una vertenza locale, quella della polizia municipale di Lucca, Cisl ha recentemente  preso le distanze da Cgil e Uil. "Il concetto è identico, si lavora per costruire laddove le basi ci sono, evitando sacrifici a lavoratori e cittadini. Anche nel caso della polizia municipale  l'amministrazione comunale di Lucca ha fatto cose buone, sulle altre continua il confronto". "Della manovra del Governo - spiega Bani -, come ha dichiarato anche recentemente il segretario Cisl Luigi Sbarra, ci piacciono i passaggi relativi al cuneo contributivo e all’accorpamento delle due aliquote Irpef al 23%, all’innalzamento a 8.500 euro della no-tax-area anche per i lavoratori dipendenti. Sono esempi  che rappresentano l'indirizzo delle nostre richieste.  Però è sbagliata la stretta sulle pensioni. Inoltre è inaccettabile   ridurre le aliquote e i rendimenti per le pensioni future per medici, infermieri, personale degli enti locali, maestre d’asilo. Sulla sanità sono importanti  correttivi da inserire anche se bisogna riconoscere che il Governo complessivamente  non ha tagliato nel settore,  direi tutt'altro".
"Lo sciopero non deve essere un fine ma un mezzo, libero da moventi politici, e utile - sottolinea in conclusione Massimo Bani, segretario generale Cisl Toscana Nord- . Se così non è, come nel caso di quello di oggi,  e si fa ricadere il tutto sulle spalle del cittadino e del lavoratore, allora non ci siamo, è sbagliato. Come sindacati siamo chiamati a  lavorare per costruire, ed è precisamente questo  il senso della nostra manifestazione nazionale a Roma del 25". 

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