Flop nomina Venezi alla Fenice, Olivati: “Smontata la retorica sul merito della destra”
Dopo (auto)celebrazioni in ...
Occhio che ti cresce il naso…
“Con lei i media parlano di concerti”? Magari ma no, con lei i media parlano dell’orrenda situazione della cultura italiana sotto il giogo dei Parenti d’Italia. L’ultimo concerto della Venezi trasmesso in Rai è stato uno scempio indegno, giustamente passato sotto silenzio e mai replicato. Difficile da trovare anche su internet, come la gran parte delle esibizioni della bionda direttrice. Grazie a Dio, aggiungerei.
Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra lucchese, è finita al centro di una La vicenda divide: per alcuni è un talento che ha saputo dare visibilità alla musica classica, per altri un prodotto più mediatico che artistico.
Le critiche più pesanti arrivano dall’interno del mondo orchestrale. Le viene rimproverata una tecnica direttoriale giudicata poco incisiva, prove in cui la guida non sarebbe stata sempre chiara e un curriculum ritenuto troppo leggero per un ruolo di tale prestigio. A questo si aggiungono i sospetti sulle nomine, viste da molti come frutto di rapporti politici più che di meriti artistici. Le accuse ideologiche, fino a etichette estreme come “neofascismo”, hanno solo contribuito a polarizzare il dibattito, sebbene lei stessa le abbia sempre respinte come strumentali.
Dall’altro lato, è innegabile che Venezi abbia saputo portare il suo nome e la musica classica fuori dalle sale di nicchia. Con lei i media parlano di concerti, e non è poco in un Paese dove l’arte spesso resta invisibile. Il percorso formativo c’è, con studi al conservatorio e direzioni di orchestre anche all’estero, e la sua presenza giovane e femminile rappresenta una rottura in un ambiente ancora dominato dagli uomini.
A Lucca il dibattito ha un sapore particolare: da un lato l’orgoglio di vedere una concittadina sotto i riflettori, dall’altro la severità di chi si aspetta passi solidi e incontestabili da “uno dei nostri”. Il rischio è che l’immagine finisca per prevalere sulla sostanza; l’occasione, invece, è riflettere su come sostenere davvero i talenti locali senza trasformarli in simboli da idolatrare o abbattere. Alla fine la storia di Venezi dice molto più del sistema musicale e politico italiano che della sola direttrice: un intreccio di meriti, polemiche, ambizioni e contraddizioni che, volenti o nolenti, fa parlare.
In musica non so sto zitto ma in politica è pieno a dx sinistra di incapaci
Dente - 28/09/2025 12:28Non c'entra nulla se sei di destra o sinistra nell'arte e nella musica, c'entra se sei una capra o un maestro. Il giudizio agli esperti.
anonimo - 28/09/2025 11:35importante e' parlarne
importante e' parlarne
importante e' parlarne
importante e' parlarne
Shampoo ha detto che il primo concerto con cui delizierà i veneziani si aprirà con l'Inno a Roma di Puccini. Qualcuno Le ha fatto notare che la Fenice è a Venezia, per cui l'Inno a Roma non han voglia di ascoltarlo. Pare che ora la direttore si sia messa a comporre un "Inno a Venezia" di tono dannunziano.
anonimo - 28/09/2025 00:43Lucca offre varie soluzioni artistico musicali. Si va dallo Shampoo al volatile, per arrivare all'orchestratore del comitato pucciniano! Venghino siooori!!! Al confronto di noialtri Dulcamara era una giubbata!!!
anonimo - 28/09/2025 00:39La flotilla Venezi, veleggi verso Venezia, per difender la Venezi dai cattivi di Venezia!!!
anonimo - 28/09/2025 00:36Ehh 'un ti vòle....'un ti vòle
'Un c'è nulla da fa!
A me a vent'anni
po' lo dicono anche in TV...
se è no è no
po' sennò...rischi anco una denuncia per stalching!
iolai! Eh!
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Dina - 27/09/2025 17:20Ci vuole che guidi la Flottilla con un concerto in loco vedrete poi la fanno leader della sinistra
Ghinazzo - 27/09/2025 14:23Per fortuna qui a Lucca di eccellenze ne abbiamo a iosa. Non vogliono Venezi? Mandiamogli Colombini! Già direttore dell’Orchestra Sthrombatzen del principato di Kacciaball, direttore artistico dell’Accademia Fanfaronia del granducato di Burlandia, consulente musicale della Fondazione Von Strimpellen di Strillozzonia. E poi voglio vedere…
anonimo - 27/09/2025 13:16“conta anche la visione artistica che intende portare”
Infatti se non sbaglio tra le lamentele c’è anche il fatto che questo punto resta ancora tutto da chiarire, e mi pare che siamo un po’ fuori tempo massimo.
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