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  • 05/11/2025 14:01

La Fenice scende in piazza contro la dirigenza: corteo il 10 novembre

La Fenice scende in piazza contro la dirigenza: corteo il 10 novembre Dopo lo sciopero, lanciata una manifestazione aperta ai lavoratori di tutte le fondazioni lirico-sinfoniche. «Non contro una persona, ma contro un metodo». Appuntamento alle 15.00 alla stazione di Santa Lucia Non sarà uno sciopero, ma una nuova manifestazione di piazza, a proseguire la mobilitazione dei lavoratori del teatro la Fenice contro la nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale (e contro il sovrintendente che l'ha nominata). Sì terrà lunedì 10 novembre, e si tratterà di un corteo in partenza dalla stazione di Santa Lucia alle 15.00, con interventi da parte di lavoratori di molti teatri italiani. «Una protesta che non è e non sarà mai contro la persona, ma contro un metodo: quello di una decisione calata dall'alto, senza confronto, senza trasparenza e senza rispetto per la comunità artistica che dà vita ogni giorno a questo teatro», è il messaggio dei rappresentanti dei dipendenti della Fenice. Questa volta la manifestazione punta esplicitamente a raccogliere la presenza di addetti di altre fondazioni lirico-sinfoniche, anche perché (come già scritto) la nomina alla Fenice avviene in un momento in cui il governo sta provando a cambiare il modo in cui avvengono le nomine in tutte le fondazioni lirico-sinfoniche. «Rivolgiamo un invito aperto a tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche, alle orchestre, ai cori, ai conservatori, alle lavoratrici e ai lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo - si legge nella nota diffusa - unitevi a noi in questa giornata di partecipazione, solidarietà e responsabilità collettiva. Dopo le tante attestazioni di sostegno arrivate da tutta Italia, vogliamo che questa mobilitazione diventi un segnale forte, corale, nazionale. Perché la cultura non si dirige dall’alto: si costruisce insieme, con ascolto, competenza e dignità». Brugnaro: «Porta sempre aperta, non si facciano usare» Il sindaco Luigi Brugnaro sempre oggi ha ribadito che reputa che i lavoratori del teatro non stiano facendo la scelta giusta con una protesta così netta e continua: «In comune si va a votare a giugno, dico agli orchestrali e a tutte le maestranze di non farsi strumentalizzare, perché è chiaro che così potrebbero essere utilizzati da qualcuno, e questa è la cosa peggiore. Io continuo a tenere la porta apertissima» ha chiarito, pur non aprendo in nessun modo alla revoca della nomina contestata. Ai lavoratori della Fenice è arrivata anche la solidarietà dell'associazione Mi Riconosci, che da tempo dà voce in particolare ai precari del settore dei beni culturali. «Ciò che sta succedendo a Venezia è frutto di politiche che sempre di più puntano a utilizzare i luoghi della cultura come pedine di scambio e rafforzamento del potere governativo. Tutto questo si verifica a scapito della qualità dei servizi culturali offerti alla cittadinanza, per i quali sembra non conti più avere delle competenze e anni di studi alle spalle, ma solo la vicinanza al partito giusto nel momento giusto» dichiara la portavoce Cristina Chiesura, in riferimento alle modalità discrezionali di nomina in teatri ma anche musei. La Fenice scende in piazza contro la dirigenza: corteo il 10 novembre https://www.veneziatoday.it/attualita/fenice-corteo-santa-lucia.html

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