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  • 15/10/2023 16:37

I novecentomila bambini di Gaza

Da un quarto di secolo Gaza è autonoma e ha ricevuto miliardi di finanziamenti umanitari. Un qualsiasi governo li avrebbe usati in primo luogo per costruire una rete di servizi essenziali. Invece Hamas se ne è servito per accelerare la prospettiva della distruzione di Israele attraverso tunnel per il transito di armi al posto di acquedotti e cavi elettrici. E anche per far crescere la popolazione, producendo munizioni che noi di qua chiamiamo bambini ma che sono stati addestrati da Hamas come proiettili umani da sparare contro Israele e contro il nostro “umanitarismo”. I gaziani o sono complici attivi o sono indifferenti e spauriti come erano i cittadini tedeschi durante il nazismo. Allora non ne avemmo alcuna pietà, oggi siamo invece tutti concordi che bisogna limitare il più possibile le vittime civili per quanto complici. La civiltà è progredita, in questi ottanta anni, ma non al punto di sacrificare se stessa per e insieme ai suoi valori. Il taglio di forniture di acqua e corrente elettrica da parte di Israele è, mi sembra, il solo modo per guadagnare tempo senza o prima di invadere la striscia mettendo a repentaglio la vita dei militari israeliani e di chissà quanti altri. Vogliamo riscrivere la logica delle guerre e dei sacrifici delle popolazioni civili? Nel frattempo vedremo se l’Onu e gli arabi sapranno meglio utilizzare per una fuga controllata i tunnel che hanno finanziato. Le guerre non si scatenano, e chi le scatena merita di essere affrontato misurando il massimo di pietà possibile verso popolazione civile ma senza cadere nell’eccesso di offrire il fianco a chi come Hamas - e come il nazismo della soluzione finale - è mosso non da un obiettivo politico (che è residuale) ma da puro e semplice mostruoso odio

dal web

I commenti

Fossi al posto di chi comanda gli ebrei non entrerei a Gaza. Fossi al loro posto avrei detto: se volete evitare guai seri, consegnateci intanto 100 ostaggi, poi vedremo; vecchi, donne e bambini. Se i tagliagole avessero risposto che non consegnavano nessuno avrei risposto: perfetto, domani vi bombarderemo in modo da fare un migliaio di morti. Poi avrei ripetuto l'identica proposta sulla consegna dei 100 ostaggi. Se avessero risposto ancora di no, avrei detto loro: Ora siamo veramente incazzati, per cui vi bombarderemo facendo 2000 morti. Al terzo rifiuto avrei bombardato tutto a tappeto con le bombe incendiarie e cremato 50.000 persone. A quel punto mi sarei dichiarato soddisfatto della punizione inflitta e avrei cominciato a costruire un bel muraglione alto 15 m e coronato da fili elettrici attorno a Gaza. Un muro senza porte. Avrei anche chiarito che nessuna fornitura di acqua, elettricità o altro sarebbe mai più stata concessa a Gaza. Gli egiziani confinano con la striscia e sono fratelli arabi e musulmani di chi a Gaza ci abita. Per cui, ci pensino loro!! Però non manderei mai i ragazzi dell'esercito a farsi ammazzare da miliziani che li aspettano da anni e che sono pronti ad eliminarne un numero altissimo.

Anonimo - 17/10/2023 02:45

E perché pubblicate questa roba?

Anonimo - 16/10/2023 01:38

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