Enzo Tortora : simbolo del fallimento della giustizia
Enzo Tortora fu una delle ...
che ve devo dì… ‘sti qua a Lucca han promesso mari e monti, e s’è visto poco o nulla.
Sempre a fa chiacchiere, foto e proclami, ma le strade son sempre rotte e i soldi sempre pochi.
Hanno preso i voti per ‘cambià tutto’, e un s’è cambiato un tubo.
Parlan di patria, ma la gente la lascian nei casini.
Io ormai un ci credo più a nessuno: destra, sinistra, son tutti bravi finché un devono lavorà davvero
Oh, la destra? Voglion parlà solo loro!
Se tu dici ‘na cosa che un gli va, t’hanno già bollato: ‘zecca’, ‘sinistro’, ‘buonista’…
Ma i’ discorso, un lo senton manco.
Fan tanto i paladini della libertà… ma solo la sua, eh!
Appena tu apri bocca, sei un nemico.
Mi, ti dirò, son tutti bravi a urlà, ma a ragionà ce n’è pochi.
Pare che più gridan, meno pensan.
E alla fine, ‘un gli resta che le chiacchere
meno male che c'è lei che ci riporta con i piedi per terra e ci fa notare la nostra ignoranza. Continui a leggere Salvini e Vannacci e vedrà che il suo livello intellettuale crescerà ulteriormente e notevolmente.
la pochezza, inimmaginabile, di chi scrive qui è imbarazzante. Gente che si sa tutti chi è, schieratissimi con la sinistra, che fanno il solito giochino: ho votato Pardini e non lo voterò più. Ma chi pensate di abbindolare? Gente che prende spunto da un soggetto che passa le giornate ad insultare chi la pensa come lui, e ripropone qui il suo "diario". E sotto gente che scrive con velleità intellettualoide ma si cosparge di ridicolo ad ogni frase... la pochezza regna sovrana nei pochi commentatori di questo blog. Meno male poi c'è la città vera, che non perde tempo qui a dire sempre le solite cose.
Mi sembra che dalle foto non si veda questo grande interesse per la manifestazione neofascista. Si vedono sempre i soliti volti. Niente di più.
Da un lato l'accettazione e lo sdoganamento dei neofascisti da parte della destra lucchese è inquietante e pericoloso ed ancor più inquietante e pericoloso è il fatto che numerosi elettori votino a cuor leggero Difendere Lucca ed altri elettori digeriscano a stomaco leggero un'alleanza con il diavolo. Dall'altro lato però c'è la squallida contro strumentalizzazione di una povera ragazza come Norma Cossetto, che viene omologata ad un qualsiasi criminale fascista solo perché apparteneva ai GUF, organizzazione di cui fecero parte fior di futuri antifascisti a partire da Comencini, Giuseppe D'Alema, Vassalli, Trombadori, Antonioni, ec., ec. Se la facessimo tutti finita?!? Ah no, pensate tutti che porti voti questo pollaio. Volesse il cielo che gli italiani si dessero una bella svegliata liberale e democratica!!
anonimo - 07/10/2025 03:46Ho votato Pardini ma mi serva di lezione ora mi vergogno assai anche per lui..
Emza - 06/10/2025 19:52I fatti storici appurati contraddicono, tra le altre, anche la narrazione fascista secondo cui la povera Norma Cossetto fu stuprata e torturata prima di essere infoibata: purtroppo lo stupro lo sta subendo in questi anni, proprio da parte dei neofascisti che, incapaci di accettare la storia e nel tentativo schifoso e vigliacco di riscriverla a proprio comodo, strumentalizzano le vicende dei morti e delle foibe sputando senza ritegno - come hanno sempre fatto sin dalla fondazione del partito fascista, e come sempre faranno essendo la menzogna sistematica parte integrante del loro DNA politico - sulla verità e sulla dignità delle persone coinvolte nelle immani tragedie causate dagli stessi fascisti che tanto rimpiangono.
MD - 06/10/2025 19:37Ancora libri? Sarà difficile che questi figuri riescano a far peggio di Fazzi, che autorizzò la presentazione del libro di FN su Pavolini proprio il 25 aprile.
Pietro Fazzi, berlusconiano ex DC, ebbe più coraggio di loro.
A Lucca è sempre politicamente convenuto "sparire" per il 25 aprile, ma allora ci poteva essere ancora un senso di epidermica vergogna, nel concedere la casermetta proprio il 25.
Un qualsiasi altro democristiano avrebbe aspettato il 26, adducendo magari che il 25 un rubinetto perdeva e bisognava chiamare l'idraulico, ma Fazzi no.
Ci vedeva lungo, e vide subito l'opportunità di alleccorirsi i camerati. Fu un antesignano dell' "alleccorimento" del popolaccio neofascista.
Se oggi l'incolore Pardini e il sodale Barsanti fanno il jackpot deridendo apertamente il 25 aprile, e se possono permettersi di farlo senza paura, è anche perché prima di loro c'è stato il grande Pietrino.
Del resto, come pare disse Scorza a Mussolini, "Lucca è la città più fascista d'Italia".
Perciò a Lucca, chi vuol far carriera politica il braccino destro lo deve alzare per forza. A Pardini che gli frega? Se gli servisse, le casermette le concederebbe anche alla Chiesa di Satana per un libro su Manson.
Come ho già detto altre volte, spiace per la Cossetto, "usata" senza ritegno.
Ma voi che avete votato Pardini, ma non vi fate un po' ribrezzo? Ma avete capito a chi si sono politicamente svenduti per vincere uno stipendio? Qui andiamo oltre l'ideologia di destra e di sinistra.
anonimo - 06/10/2025 18:02Ci sono malattie che si presentano puntuali, ogni anno. Per Giorgia Meloni e i suoi, l’allergia al 25 aprile è cronica. Quando arriva la Liberazione, c’è sempre un biglietto prenotato, una missione inderogabile, un viaggio che chiama. Quest’anno è l’Uzbekistan. Giusto il tempo di una cerimonia all’Altare della Patria, poi via, lontano, a Samarcanda, fino al 27 aprile. Un’assenza calibrata per evitare che il fastidio dell’antifascismo possa durare più di qualche ora.
Il presidente Mattarella, invece, sarà a Genova. Non fosse bastata la sua recente degenza ospedaliera, qualcuno aveva temuto di dover assistere a un 25 aprile officiato da Ignazio La Russa. Ma la Costituzione non prevede supplenze di comodo. La Russa, comunque, la sua parte l’ha già fatta: l’altro giorno era a Primavalle, a commemorare l’attentato del 1973. Un omaggio strumentale, tanto che Giampaolo Mattei, fratello delle vittime, ha denunciato la speculazione elettorale. Loro, i fascisti, si raccontano martiri per riscrivere la storia: trasformano carnefici in vittime, dissolvono le trame golpiste, dimenticano le aggressioni. Così, il 25 aprile si trasforma da celebrazione della Resistenza a terreno minato da narrazioni tossiche.
Due anni fa La Russa si rifugiava a Praga, l’anno scorso scompariva dopo il Vittoriano. Lollobrigida, quando contava ancora qualcosa, spiegava che la parola antifascista “ha portato a morti”. Fratelli d’Italia è questo: la destra anti-antifascista. In bilico tra negare e riscrivere. Intanto le opposizioni chiedono una cerimonia solenne al Senato. La Russa tace. Ma loro scappano: perché il 25 aprile, per chi ha certe radici, resta il giorno più difficile dell’anno.
Roma, 25 apr – “Hanno ragione gli antifascisti quando dicono che il 25 aprile non può essere festeggiato con sobrietà. La liberazione, come segno rosso sul calendario, va proprio abolita. Il 25 aprile è una ricorrenza in cui si riconosce una parte sempre più piccola e ideologizzata degli italiani, una ricorrenza dove si fomenta odio e divisione: venga abolita e si torni a celebrare date storicamente importanti come il 4 novembre. L’unica vittoria italiana e non il tragico segno di una guerra civile che per gli antifascisti è ancora in atto”. Lo dichiara in una nota CasaPound Italia.
https://casapounditalia.org/25-aprile-sobrio-va-abolito-a-maggio-corteo-a-la-spezia-per-remigrazione-ed-europa-potenza/
che rispetto hanno le istituzioni e giunte di destra che disertano il 25 aprile specie nei suoi consiglieri ?
e parlano loro di rispetto ?
onore a tutte le vittime di atrocita' perpetrate dall'essere umano ma rispetto delle feste nazionali italiane tutte comprese non quelle che vi fanno comodo
Ogni anno si ripete la stessa scena: giunte di destra assenti alle celebrazioni del 25 aprile, spesso sostituite da cerimonie alternative dedicate a Norma Cossetto o alle vittime delle foibe.
Il messaggio è chiaro: spostare il racconto, togliere centralità all’antifascismo, riequilibrare la memoria.
Ma il 25 aprile non è una festa “di sinistra”. È la data in cui l’Italia si è liberata da una dittatura.
Disertarla, o svuotarla di senso, non è neutralità: è una scelta politica. E rivela che, sotto la patina moderata, una parte della destra italiana non ha mai davvero fatto i conti con il proprio passato.
come mai il 25 aprile non si presenta mai nessuno del terzo millennio alla cerimonia visto che rappresentano sulla carta tutti i lucchesi ?
han paura di perdere i voti dei camerati , e ora si attaccano al signor Piagentini che non rappresenta i lucchesi
onore a norma cossetto, alle vittime dei comunisti e alle vittime delle forze nazifasciste
Invece il disprezzo per la liberazione italiana dal nazifascismo mi pare lo abbia questa giunta ma chissà
Forse preferiscono altro ..
I gusti del piagentini o come si chiama non mi pare sia un esponente di giunta , la giunta comunale dovrebbe invece rispettare ogni cittadino votante o no e le vittime di ogni crimine e ogni festa nazionale va onorata invece che nasvondersi
Il “disprezzo” non è certo per la Cossetto, lo capirebbe anche un bambino a malapena in grado di leggere, ma per il sindaco, per Barsanti, per la Pisano, per il movimento 10 settembre e tutti coloro che si divertono a manipolare i fatti e la storia spacciando ricostruzioni di fantasia e interpretazioni ideologiche per “memoria storica”. E ovviamente per quelli come lei, che si divertono a scrivere scemenze e falsità.
anonimo - 06/10/2025 11:09Il disprezzo di Massimiliano Piagentini per Norma Cossetto -- una donna violentata, mutilata e gettata ancora viva in una foiba dove ha trovato la morte e insignita dal Presidente della Repubblica della Medaglia d'oro al Valor civile -- è qualcosa che colpisce chi abbia il minimo rispetto per la vita e il corpo di una donna.
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